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Per accedere rapidamente alle risposte di supporto tecnico su PRIMA PAVIMENTI, ti consiglio di seguire questi passaggi, basati sulle migliori pratiche di assistenza clienti:
- Consulta la sezione FAQ sul sito ufficiale PRIMA PAVIMENTI, dove sono raccolte le risposte alle domande più frequenti relative alle soluzioni, ai pavimenti industriali in calcestruzzo, ai rivestimenti resina calcestruzzo, alle pavimentazioni outdoor calcestruzzo, alla manutenzione calcestruzzo e assistenza tecnica calcestruzzo.
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- Contatto via e-mail all’indirizzo info@primapavimenti.it, per richieste specifiche o assistenza personalizzata.
Questi canali garantiscono un supporto tecnico commerciale rapido, efficace e professionale per ogni esigenza relativa ai pavimenti industriali Prima Pavimenti.
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AZIENDA
Prima Pavimenti è un’azienda italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di pavimentazioni industriali in resina e calcestruzzo. Da oltre vent’anni accompagniamo imprese, studi di progettazione, general contractor e investitori nella costruzione e riqualificazione di spazi complessi, ad alta intensità funzionale.
La nostra forza è l’integrazione tra tecnologia dei materiali, esperienza di cantiere e capacità progettuale. Operiamo in tutti i settori strategici: logistica, alimentare, chimico-farmaceutico, retail, GDO, ospedaliero, museale, automotive e direzionale, offrendo soluzioni certificate, sicure e durevoli.
Realizziamo superfici continue e altamente performanti, studiate per resistere alle sollecitazioni meccaniche, agli agenti chimici e all’usura, anche in condizioni estreme (basse temperature, traffico pesante, ambienti sanitari). Offriamo:
- Pavimenti in resina: estetica, resistenza e massima igiene
- Pavimentazioni in calcestruzzo industriale: durabilità e prestazioni meccaniche
- Trattamento di levigatura e lucidatura del pavimento in cemento con tecnologia Prima Polishing Fast System®
- Segnaletica orizzontale e finiture tecniche personalizzate
- Ripristino e manutenzione di superfici esistenti
- Ripristino dei giunti ammalorati con la nostra soluzione brevettata Smart Joint®
- Consulenza tecnica in fase di progetto e cantiere
Ogni pavimento realizzato da Prima è il risultato di una filiera controllata, dal cantiere alla scelta dei materiali, passando per lo studio tecnico. Lavoriamo con un approccio sartoriale: ogni soluzione è pensata per rispondere alle esigenze del cliente, senza standard preconfezionati.
Affidabilità, precisione, velocità d’intervento e visione a lungo termine fanno di Prima il partner ideale per chi progetta spazi che devono funzionare ogni giorno, per molti anni.
Sostenibilità, qualità e innovazione guidano ogni nostro progetto. Usiamo formulazioni a basso impatto ambientale, tecnologie ad alte prestazioni e sistemi a rapida messa in esercizio, perché crediamo che un pavimento sia molto più di una superficie: è la base su cui poggia il lavoro, il servizio e la crescita di ogni azienda.
PRIMA PAVIMENTI opera nel rispetto delle più rigorose norme che regolano il settore, attestandosi come azienda di eccellenza e punto di riferimento sotto ogni punto di vista.
CERTIFICAZIONI:
ISO 9001
Attestazioni SOA: OS 6 Classe IV – OS 26 Classe IV – OG 1 Classe III – OG 3 Classe II
Sistema di mappatura LEED
Whitelist – Prefettura di Torino
Operiamo nel rispetto delle più rigorose norme che regolano il settore, attestandosi come azienda di eccellenza e punto di riferimento sotto ogni punto di vista. L’ufficio tecnico commerciale Prima analizza ogni singolo progetto o richiesta, valutandone la fattibilità, mettendo in luce le criticità e offrendo la nostra esperienza per individuare la soluzione più efficace. L’intento è quello di instaurare fin dalle fasi iniziali una collaborazione stretta tra noi e il cliente, al fine di ottenere sempre il miglior risultato possibile.
Affidatevi all’esperienza e alla reputazione di decenni di lavoro. Prima Pavimenti Speciali è Partner fiduciario di Mapei, Master Builders Solutions e Sika e rilascia polizze di rimpiazzo opere con validità decennale (Reale Mutua e Axa).
PRIMA PAVIMENTI è certificata ISO 9001 che attesta la conformità dell’azienda ai requisiti di un sistema di gestione per la qualità.
Per scegliere il fornitore più affidabile di pavimenti in resina industriale, considera questi fattori chiave:
- Esperienza e specializzazione: privilegiare aziende con una consolidata esperienza nelle soluzioni per le pavimentazioni specifiche per ogni settore industriale, incluso il tuo specifico ambito produttivo. Prima Pavimenti ha otre 40 anni di esperienza nel settore delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo e rivestimenti in resina.
- Soluzioni certificate: verifica che il fornitore utilizzi resine e materiali certificati che garantiscano durabilità, sicurezza e conformità alle normative vigenti in ogni settore. Verifica inoltre se il fornitore è partner o applicatore fiduciario di aziende come Mapi, Master Builders Solutions, Sika, come Prima Pavimenti.
- Posa : per assicurare una corretta applicazione e lunga durata del pavimento, scegliere aziende strutturate che eseguano il lavoro con nostro personale dipendente sia a livello di direzione tecnica che di operatori. Prima Pavimenti è una di queste.
- Consulenza personalizzata e trasparenza: un fornitore affidabile offre sopralluoghi, valutazioni specifiche e preventivi chiari, senza sorprese nei costi finali. Prima Pavimenti prima di qualsiasi lavoro, analizza la situazione in essere, valutando attentamente ogni aspetto.
- Assistenza tecnica e post-vendita: è fondamentale un supporto tecnico qualificato per l’eventuale manutenzione successiva, per garantire risultati ottimali nel tempo. Prima Pavimenti non abbandona il cliente a lavoro finito, il rapporto continua.
- Referenze e progetti realizzati: richiedi esempi concreti o referenze di lavori completati per valutare l’affidabilità e la qualità esecutiva. Prima Pavimenti ha un ampio case history, basato sulle maggiori realtà industriali italiane.
PRIMA PAVIMENTI inoltre, è certificata ISO 9001 e per quanto riguarda i pavimenti in resina ha le Attestazioni SOA OS 6 Classe IV – e OS 26 Classe IV.
PAVIMENTI IN RESINA
PAVIMENTI IN RESINA - Domande Tecniche e di Applicazione
La pavimentazione continua è un tipo di rivestimento per pavimenti caratterizzato dall’assenza di giunti, fughe o interruzioni tipiche dei pavimenti tradizionali in piastrelle. Questo crea una superficie omogenea e uniforme che può essere liscia o ruvida a seconda delle esigenze.
Assenza di giunti e fughe: la superficie è totalmente omogenea e uniforme, senza interruzioni tipiche dei pavimenti tradizionali, creando un effetto estetico di spaziosità e continuità visiva.
Elevata resistenza all’abrasione e ai carichi: particolarmente adatta per aree con traffico intenso, trasporto di macchinari e carichi pesanti, come parcheggi, centri commerciali e aree industriali.
Versatilità dei materiali: può essere realizzata con calcestruzzo lucidato, microcemento, resine epossidiche, cemento autolivellante, micro-terrazzo e altri materiali, anche sovrapponibili a pavimenti esistenti per facilitare ristrutturazioni.
Facilità di pulizia e igiene: l’assenza di fughe impedisce l’accumulo di sporco e batteri, rendendo la pavimentazione asettica e adatta a contesti con requisiti sanitari elevati.
Resistenza chimica e termica: nelle versioni industriali, la pavimentazione continua resiste a prodotti chimici, temperature elevate e presenta proprietà ignifughe.
Durata e assenza di crepe: grazie alla composizione e alla posa, la pavimentazione continua non si crepa facilmente e mantiene a lungo le sue caratteristiche meccaniche ed estetiche.
Personalizzazione estetica: ampia scelta di colori, texture (liscia o ruvida), finiture lucide o opache, anche con effetti chiaroscuro o materici, adattandosi a diversi contesti architettonici.
Spessore minimo: il basso spessore la rende ideale per interventi di ristrutturazione industriale o di refurbishment commerciale. Ideale per applicazioni sopra pavimenti già esistenti senza aumentare troppo il livello del pavimento.
Sì, i pavimenti che realizza Prima Pavimenti v rispettano le normative specifiche riferite ad ogni settore. Le normative di settore per i pavimenti in resina in Italia sono principalmente definite dalle norme UNI, con un focus particolare sulla UNI 10966, che è stata aggiornata nel 2020. Sono inoltre conformi alle norme specifiche di ogni settore: alimentare (HACCP), elettronico (AST-ESD), sanitario e parcheggi (Europarking).
Le principali norme UNI per i pavimenti in resina sono:
- UNI 10966:2020: è la norma più importante, stata aggiornata nel 2020, che fornisce le regole per la progettazione e l’applicazione dei sistemi resinosi su superfici orizzontali e verticali, sia interne che esterne, in edilizia civile e industriale. Include criteri per la definizione degli strati, terminologia, caratteristiche dei materiali, prescrizioni per la posa in opera, manutenzione, riparazioni, sicurezza e igiene del lavoro. Sostituisce le precedenti UNI 8297:2004 e UNI 10966:2007, integrandone i contenuti.
- UNI 8297: definisce la terminologia specifica per i rivestimenti in resina.
- UNI 8298: suddivisa in 16 sezioni, tratta le prestazioni e caratteristiche tecniche dei rivestimenti resinosi, come adesione, resistenza meccanica, resistenza chimica, invecchiamento, abrasione, ecc.
- UNI 8636: riguarda le caratteristiche dei prodotti allo stato di fornitura e dei rivestimenti già posati, per verificarne le prestazioni.
- UNI EN 13813: norma europea che classifica i materiali per massetti, includendo le pavimentazioni in resina, definendo classi di prestazione per resistenza all’impatto, assorbimento capillare, reazione al fuoco, ecc.
- Per quanto riguarda le norme antiscivolo: per la sicurezza e la qualità antisdrucciolo dei pavimenti in resina si fa riferimento a:
- Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico Sicurezza),
- Decreto Ministeriale 236/1989 (coefficiente di attrito minimo),
- UNI 8298-16:2007 (metodo per determinare il coefficiente di attrito dei rivestimenti resinosi),
- DIN 51130 (classificazione antiscivolo in base all’angolo di scivolamento, classi R).
Pavimentazioni con carenti prestazioni meccaniche, antistatiche, più o meno danneggiate o scivolose possono incidere negativamente sull’efficienza della produzione e non rispettare i canoni di sicurezza. Quindi, la scelta di un sistema di pavimentazione adeguato è molto importante. Una pavimentazione industriale rivestita con un sistema certificato in resina, offre molti vantaggi in termini di prestazioni, facilità di manutenzione, pulizia e sicurezza.
I tempi di realizzazione relativamente brevi e meno invasivi e il conseguente periodo di fermo attività molto contenuto, rappresentano un chiaro vantaggio per il cliente.
Lo spessore varia in base al sistema scelto e all’uso previsto (tipologia di attività industriale o commerciale), da 1-2, 5 mm per sistemi epossidici multistrato fino agli 8-10 mm circa per sistemi in poliuretano cemento ad alto spessore.
Le pavimentazioni in resina offrono numerosi vantaggi:
- Resistenza chimica e all’usura
- Facile sanificazione e manutenzione
- Superfici continue e igieniche
- Possibilità di personalizzazione
- Ecosostenibilità (materiali privi di inquinanti e solventi)
- Basso spessore
- Forte adesione
- Convenienza evitando la necessità di demolire tutto il pavimento
- Tempi di intervento lavori contenuti
Utilizziamo solo sistemi certificati. Siamo Partner Mapei, Master Builders Solutions e Sika. Le nostre squadre sono composte tutte da professionisti specializzati. I sistemi in resina che applichiamo sono altamente versatili e specializzati, adattandosi tanto a pavimentazioni di recente realizzazione quanto a quelle preesistenti. Assicurano protezione e funzionalità produttiva alle pavimentazioni industriali, a seconda del contesto specifico di impiego.
Si, è necessario rivolgersi ad un’azienda strutturata con lunga esperienza nel settore che proponga soluzioni certificate.
I sistemi resinosi per pavimentazioni destinati sono soluzioni specifiche per ogni settore che, se adeguatamente progettati, soddisfano le più diverse necessità prestazionali, funzionali ed economiche.
In questo contesto è però fondamentale che la scelta del sistema resinoso sia effettuata in modo appropriato (sistemi certificati ed ecosostenibili).
Il ciclo completo di posa di un pavimento in resina epossidica (preparazione sottofondo, applicazione, asciugatura) dura generalmente dai 2 ai 5 giorni, ma può variare in base alla superficie, al tipo di resina e alle condizioni ambientali.
Le tempistiche potrebbero essere maggiori anche in base ai metri quadri da trattare, alle squadre di applicatori impegnate, alla complessità dei locali. La resina poliuretanica ha tempi simili, con un indurimento completo che può richiedere anche fino a 7 giorni per massime prestazioni.
Il tempo di installazione dei pavimenti in resina varia in base al sistema scelto. gli interventi di messa in opera o manutenzione possono essere minimamente invasivi e i tempi di realizzazione sono brevi, rappresentando un chiaro vantaggio per il committente.
I tempi di realizzazione dipendono da una combinazione di caratteristiche tecniche del materiale, condizioni del sito e ambientali, e dalla complessità del progetto o della geometria dello stesso.
Il tempo necessario prima di poter utilizzare un pavimento in resina varia in base al tipo di resina utilizzata, al ciclo applicato e alle condizioni ambientali, ma generalmente si possono indicare alcune tempistiche di riferimento:
La resina epossidica, molto comune per pavimenti, inizia a indurire in circa 24 ore, ma il processo completo di asciugatura e indurimento può richiedere da 48 a 72 ore, mentre per raggiungere le massime prestazioni chimico-fisiche possono essere necessari dai 3 ai 7 giorni. La resina poliuretanica ha tempi simili, con un indurimento completo che può richiedere anche fino a 7 giorni per massime prestazioni.
I pavimenti in resina epossidica ben fatti e curati possono superare i 20-30 anni di durata, grazie alla loro resistenza meccanica, chimica e all’adesione al supporto. La durata effettiva dipende da vari fattori, tra cui il tipo di resina utilizzata, la preparazione del sottofondo, la qualità dei materiali, la posa professionale e la manutenzione regolare.
I rivestimenti in resina epossidica possono essere applicati su pavimenti industriali in calcestruzzo nuovi o già esistenti e su pavimenti industriali già verniciati o con rivestimento in resina più o meno usurato. I sistemi in resina sono una soluzione molto utilizzata nei settori industriali, commerciali, in spazi pubblici come parcheggi e centri commerciali, dove è richiesta una superficie sicura, resistente e facile da mantenere.
I rivestimenti in resina epossidica non possono essere applicati su superfici in gomma, linoleum o polistirolo e parquet.
Superfici non porose come il vetro o metallo possono ostacolare l’adesione della resina, non sono quindi consigliati ottimali come supporto per l’applicazione dei sistemi in resina.
Supporti contaminati come le pavimentazioni usurate e sporche fortemente inquinate da oli o grassi. Prima dell’applicazione del rivestimento in resina è necessaria una profonda pulizia per il ripristino della superficie, se necessario asportando anche uno strato superficiale di pavimento industriale (scarificatura).
Supporti umidi. Ove presente umidità di risalita, è necessario creare una barriera al vapore o applicare resine traspiranti.
Sì, è possibile applicare un rivestimento in resina sopra le piastrelle senza bisogno di demolizioni totali. È una soluzione più rapida per ristrutturare pavimenti esistenti senza bloccare a lungo l’attività lavorativa. Prima Pavimenti effettua sempre la valutazione del supporto esistente, per verificare che le piastrelle siano stabili e ben aderenti al supporto. In presenza di criticità, crepe o parti in distacco, prima dell’applicazione della resina, è necessario ripristinare la superficie, pena la qualità e la durata del nuovo rivestimento.
Sì, è possibile realizzare un pavimento in resina sopra uno già esistente, evitando lunghi lavori di demolizione. I rivestimenti in resina consentono il rinnovo delle superfici usurate e deteriorate, in tempi relativamente brevi. Prima Pavimenti effettua sempre la valutazione del supporto esistente, per verificare lo stato del supporto per prepararlo alla successiva applicazione della resina, per un risultato di qualità e duraturo.
Sì, è possibile realizzare un pavimento in resina senza dover spostare macchinari pesanti. Prima Pavimenti può realizzare i soli corridoi, o applicare il rivestimento in resina intorno ai macchinari.
L’ufficio tecnico commerciale Prima analizza ogni singolo progetto o richiesta, valutandone la fattibilità, mettendo in luce le criticità e offrendo la nostra esperienza per individuare la soluzione più efficace. L’intento è quello di instaurare fin dalle fasi iniziali una collaborazione stretta tra noi e il cliente, al fine di ottenere sempre il miglior risultato possibile. Prima Pavimenti non vende un pavimento, ma un servizio completo, chiavi in mano. I nostri tecnici effettuano il sopralluogo tecnico per capire lo stato in cui si trova la pavimentazione esistente. Segue la progettazione che prevede eventuali azioni correttive per ripristinare la superficie se danneggiata, la scelta del sistema in resina certificato da applicare (in base al settore e all’attività svolta). Le nostre squadre effettueranno infine la posa certificata del rivestimento in resina.
La posa richiede attenzione, precisione e una buona preparazione del supporto per evitare problemi di adesione o durabilità. È consigliabile affidarsi a professionisti del settore con lunga esperienza, applicatori fiduciari di sistemi in resina certificati.
Affidatevi all’esperienza e alla reputazione di decenni di lavoro. Prima Pavimenti Speciali è Partner fiduciario di Mapei, Master Builders Solutions e Sika.
I pavimenti in resina in ambito industriale offrono una scelta più versatile e numerosi vantaggi rispetto ai pavimenti tradizionali in calcestruzzo, per i seguenti motivi:
- Superficie uniforme e senza fughe: la resina crea un pavimento continuo, senza giunti o fughe, facilitando la pulizia e impedendo l’accumulo di sporco, muffe e batteri, ideale per ambienti igienici come ospedali e industrie alimentari.
- Sovrapponibilità e Rinnovabilità : possono essere applicati direttamente su pavimentazioni esistenti, evitando demolizioni totali e riducendo tempi e costi di ristrutturazione. In caso di danni, è possibile intervenire con lavori di rinnovo per riportare il pavimento allo stato originale senza doverlo sostituire completamente
- Elevata resistenza meccanica e chimica: i pavimenti in resina sono molto resistenti all’usura, agli urti, all’abrasione e a sostanze chimiche come oli, solventi e acidi, superando in questo il calcestruzzo che è più poroso e meno resistente agli agenti chimici, ideali per l’industria metalmeccanica e chimica.
- Impermeabilità e facilità di manutenzione: la resina è impermeabile al 100%, impedendo infiltrazioni e corrosioni da sostanze alimentari o chimiche, e si pulisce facilmente con detergenti neutri senza necessità di trattamenti particolari.
- Personalizzazione estetica: disponibile in una vasta gamma di colori e finiture, permette di ottenere pavimenti unici e moderni, adattabili a diversi stili e ambienti. Ideale per il retail.
- Sicurezza: i pavimenti in resina possono essere realizzati con caratteristiche antiscivolo, migliorando la sicurezza in ambienti dove il pavimento può diventare scivoloso.
I sistemi in resina certificati utilizzati da Prima Pavimenti sono VOC free (prodotti privi o a basso contenuto di VOC, per tutelare l’ambiente e la salute umana. Durante la fase di applicazione industriale, alcune resine, possono emanare odore, che scompare concluso il processo di catalizzazione, nella fase di asciugatura. Al termine del processo, la superficie è inodore.
Prima Pavimenti, in presenza di umidità di risalita, propone specifici rivestimenti multistrato traspiranti, formulati con buona permeabilità al vapore acqueo che impediscono la formazione di bolle sulla superficie resinosa, mantenendola sempre perfettamente performante.
Pensi di avere umidità di risalita sul tuo pavimento? È fondamentale valutare accuratamente il livello di umidità presente nel sottofondo con strumenti specifici prima di scegliere la soluzione in resina. Contatta l’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
Sì, è possibile usare resine traspiranti per pavimenti con umidità di risalita e questa è una delle soluzioni più efficaci per gestire il problema.
- Le resine traspiranti sono progettate per lasciare passare l’umidità ascendente dal terreno, evitando che si accumuli tra il sottofondo e il rivestimento.
- Questo permette alla resina di rimanere perfettamente aderente al supporto, senza distacchi, bolle o rigonfiamenti causati dall’umidità.
- Sono solitamente realizzate con sistemi multistrato a base di resina epossidica traspirante, spesso con strati di resina epossidica e quarzo sferoidale, seguiti da mani di resina colorata e uno strato protettivo finale in resina poliuretanica trasparente
Pensi di avere umidità di risalita sul tuo pavimento? È fondamentale valutare accuratamente il livello di umidità presente nel sottofondo con strumenti specifici prima di scegliere la soluzione in resina. Contatta l’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
La prima domanda si concentra sull’ambito operativo specifico dell’azienda che utilizzerà il pavimento, sulla tipologia di attività svolta con l’obiettivo di individuare criticità e requisiti prestazionali (ed eventualmente anche estetici) della nuova pavimentazione che sarà posata.
Il costo di un pavimento in resina può variare in base a diversi fattori chiave che influenzano sia il prezzo al metro quadro sia il costo complessivo del progetto; riguardano sia il materiale che la lavorazione. Ecco i principali:
- Tipo di resina utilizzata: Le resine più comuni sono quelle epossidiche e poliuretaniche, molto resistenti e durature, spesso usate in ambito industriale. La presenza di additivi per migliorare caratteristiche come resistenza all’abrasione o all’umidità può aumentare il prezzo.
- Qualità della resina: Resine certificate di alta qualità garantiscono maggiore durabilità e resistenza, ma hanno un costo iniziale più elevato che può ripagare nel tempo. Prima Pavimenti Speciali è Partner fiduciario di Mapei, Master Builders Solutions e Sika.
- Dimensioni della superficie: Ampiezza e complessità della superficie (ad esempio superfici irregolari o con molte angolature) incidono sul prezzo. Generalmente, il prezzo al metro quadro diminuisce all’aumentare della superficie totale, rendendo l’intervento più conveniente su spazi ampi. Al contrario, superfici molto piccole o se il lavoro viene eseguito in più lotti, possono avere un costo per metro quadro più elevato.
- Spessore del rivestimento: Uno spessore maggiore richiede più resina e quindi aumenta il costo finale. Spessori elevati sono solitamente scelti per ambienti industriali o pavimenti soggetti a forti ollecitazioni meccaniche.
- Condizioni del supporto esistente: Un supporto in buone condizioni riduce i costi di preparazione.
- Preparazione del sottofondo: Se il pavimento esistente presenta delle problematiche come crepe, dislivelli o altre imperfezioni saranno necessarie lavorazioni preliminari come levigatura, stuccatura o l’applicazione di primer specifici, per ottenere sottofondo idoneo alla stesura del rivestimento in resina, aumentando così il costo complessivo.
- Manodopera e complessità del lavoro: L’applicazione della resina è un lavoro specializzato che richiede esperienza. PRIMA PAVIMENTI opera con personale specializzato e formato, sia a livello di direzione tecnica che di operatori. La complessità dell’ambiente influisce sul tempo e sulla precisione richiesti per la posa. Spazi con molti dettagli, angoli, colonne o superfici verticali (come pareti o scale) richiedono maggiore attenzione, incrementando i costi. Ambienti ampi e regolari consentono una posa più rapida e più facile per il Prima Pavimenti riducendo i costi.
- Finitura e Design: Finiture estetiche come un effetto spatolato o nuvolato, personalizzazioni o l’inserimento di loghi o pittogrammi, che richiedono maggiore abilità tecnica e tempo di realizzazione. Anche caratteristiche come finiture antiscivolo o antistatiche o antipolvere, aumentano il prezzo.
- Altri fattori: Stato del sottofondo, presenza di barriere al vapore, resistenza finale richiesta e richieste personalizzate del cliente possono incidere sul costo finale
Se hai bisogno di contattare i tecnici PRIMA PAVIMENTI e devi sottoporci una richiesta d’offerta o solo di informazioni
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Se hai bisogno di un PREVENTIVO ON-LINE puoi compilare il form che abbiamo predisposto,
I migliori materiali per il ripristino dei pavimenti in calcestruzzo sono principalmente le resine epossidiche multistrato e i rivestimenti poliuretanici, scelte per la loro elevata resistenza meccanica, all’usura e agli agenti chimici.
I pavimenti in resina possono essere fonoassorbenti grazie alla loro composizione e struttura. In particolare, la resina per pavimenti può includere materiali con proprietà fonoassorbenti che permettono di assorbire e ridurre significativamente i rumori da calpestio e i rumori ambientali, migliorando il comfort acustico in ambienti in cui sono installati.
Questi pavimenti sono ideali per ambienti sensibili al rumore come uffici, sale conferenze, studi professionali e abitazioni, poiché contribuiscono a creare un ambiente più tranquillo e confortevole. La capacità fonoassorbente è dovuta anche alla struttura porosa della resina e alla possibilità di applicare strati sottili di materiali specifici per l’isolamento acustico. Un esempio dei sistemi certificati installati da Prima Pavimenti sono il MasterTop 1325 pavimento poliuretanico autolivellante di tipo comfort, fonoassorbente e il sistema MapeFloor Comfort System di Mapei, un pavimento in resina continuo e fonoassorbente.
PAVIMENTI IN RESINA - Specifiche Funzionalità
Il pavimento in resina non è assorbente, ma può macchiarsi in superficie, ma con una pulizia tempestiva e una corretta manutenzione le macchie sono facilmente gestibili e spesso evitabili. Prima Pavimenti suggerisce l’utilizzo di detergenti professionali per la pulizia come la linea PrimaFloor Cleaner.
Prima Pavimenti ha selezionato i migliori prodotti detergenti professionali per pavimenti e creato la linea PrimaFloor Cleaner, per lavaggi frequenti o straordinari. Sono prodotti specifici per la pulizia industriale e il lavaggio dei pavimenti in resina.
Consideriamo valide solo le soluzioni capaci di garantire elevata eco-compatibilità. Utilizziamo prodotti a bassissima emissione di VOC, senza inquinanti e solventi, metalli pesanti. Sicuri per l’ambiente aziendale interno e per la salute.
La ricerca continua e l’attenzione per l’innovazione ci hanno portato a proporre soluzioni sempre più tecnologiche, altamente personalizzabili ed ecosostenibili (materiali privi di inquinanti e solventi, che rispettano l’ambiente e la nostra salute).
I sistemi in resina o i rivestimenti in poliuretano cemento utilizzati, dispongono di una Dichiarazione informativa LEED® dove è specificato come potrebbero contribuire alla formazione dei crediti LEED di un edificio.
I rivestimenti in resina garantiscono omogeneità di prestazioni grazie alla loro applicazione stratificata e uniforme, una superficie continua senza fughe. La composizione e lo spessore del sistema in resina, una volta indurito, assicura caratteristiche tecniche costanti in ogni punto del pavimento. Fanno eccezione le limitate aree in corrispondenza di giunti dinamici o casi particolari, dove sono previste necessarie interruzioni.
La continuità del rivestimento assicura un’ottima barriera protettiva per il supporto sottostante (pavimento industriale in calcestruzzo) contro la penetrazione di sostanze aggressive o inquinanti, come oli ed emulsioni acquose, o versamenti che potrebbero danneggiarlo.
I pavimenti in resina sono soggetti ad usura come qualsiasi altro pavimento, essendo lo strato protettivo finale trasparente il più suscettibile ai graffi.
No, non si graffiano facilmente, ma sono soggetti ad usura come qualsiasi altro pavimento, essendo lo strato protettivo finale trasparente il più suscettibile ai graffi.
I pavimenti in resina sono adatti ad ambienti con traffico intenso di carrelli e macchinari pesanti?
I pavimenti in resina sono assolutamente adatti ad ambienti con traffico intenso di carrelli elevatori e macchinari pesanti. Questo perché la resina, in particolare quella epossidica e poliuretanica, è un materiale altamente resistente agli urti, all’abrasione e agli agenti chimici, mantenendo inalterate le sue caratteristiche anche sotto carichi pesanti e traffico continuo. Un pavimento in resina ben installato e può durare molti anni senza segni di usura significativa, anche in condizioni di traffico intenso e sollecitazioni meccaniche continue.
pavimenti industriali in resina offrono numerosi vantaggi rispetto ad altri materiali, rendendoli una scelta ideale per ambienti industriali e commerciali. Tra i principali benefici:
Elevata resistenza: I pavimenti in resina epossidici sono molto resistenti all’usura, ai graffi, agli urti e alla pressione, sopportando pesanti carichi statici o dinamici e attività intense senza subire danni permanenti. I sistemi poliuretanici hanno una maggiore resistenza agli shock termici e alla corrosione chimica.
Facilità di pulizia e igiene: La superficie liscia, continua e priva di fughe impedisce l’accumulo di sporco e batteri, rendendo la pulizia semplice e veloce. Inoltre, la resina è antimicrobica e atossica, ideale per industrie alimentari, farmaceutiche e sanitarie che richiedono elevati standard igienici.
Impermeabilità: La resina è impermeabile, resistente all’acqua e all’umidità, prevenendo la formazione di muffe e funghi.
Personalizzazione estetica: I pavimenti in resina offrono una vasta gamma con diversi colori e finiture. Questo consente di adattare il pavimento allo stile e al branding aziendale. Prima Pavimenti è specializzata nella creazione di loghi e pittogrammi. Approfondimento Layout Customizzato >>
Rapidità e semplicità di installazione: La posa dei pavimenti in resina è veloce e può avvenire direttamente su pavimenti esistenti senza necessità di rimozione, riducendo tempi di inattività e costi di installazione rispetto a materiali come legno o piastrelle o pietra.
Durabilità e risparmio a lungo termine: Grazie alla loro resistenza e durata, i pavimenti in resina evitano costosi interventi di riparazione o sostituzione, garantendo un investimento economico vantaggioso nel tempo.
Sicurezza: Possono essere realizzati con finiture antiscivolo, aumentando la sicurezza in ambienti di lavoro con traffico pedonale e di mezzi.
Compatibilità con sistemi di riscaldamento a pavimento: Il basso spessore e la buona conducibilità termica della resina la rendono adatta anche per pavimenti riscaldati.
Sì, la resina è ideale per il riscaldamento a pavimento grazie al suo basso spessore e buona conducibilità termica.
Se il sottofondo è preparato adeguatamente, la resina non tende a creparsi. Crepe possono derivare da movimenti strutturali importanti, fenomeno comune anche ad altri tipi di pavimenti.
Sì, le resine offrono ottima resistenza meccanica e sono carrellabili, ideali per ambienti industriali con traffico elevato.
I pavimenti in resina possono essere realizzati con caratteristiche antiscivolo, ma questa proprietà non è intrinseca a tutti i tipi di resina; deve essere specificamente richiesta e ottenuta tramite particolari materiali, additivi o trattamenti durante la fase di applicazione, che aumentano il coefficiente di attrito e la resistenza allo scivolamento, creando una superficie ruvida che riduce il rischio di cadute, soprattutto in presenza di umidità o acqua.
Il pavimento in resina antisdrucciolo è progettato specificamente per prevenire infortuni legati a scivolamenti e cadute, grazie alla sua superficie ruvida che aumenta l’aderenza e il coefficiente di attrito. Questa caratteristica li rende sicuri e adatti in ambienti in cui vi sia umidità, ristagni o versamenti d’acqua, come nei vari settori industriali, in particolare quello alimentare, ospedali, scuole e centri commerciali.
Le normative italiane e internazionali, come il Decreto Legislativo 81/2008, il Decreto Ministeriale 236/1989, la norma UNI 8298-16:2007 e la DIN 51130, stabiliscono standard precisi per la scivolosità e la sicurezza dei pavimenti. I rivestimenti in resina antisdrucciolo sono progettati per rispettare questi requisiti. Inoltre, questi pavimenti mantengono nel tempo le loro proprietà antiscivolo in quanto resistenti all’usura, agli agenti chimici, impermeabili e facili da pulire.
La sicurezza antiscivolo è essenziale dove il rischio di scivolamento è elevato. Questi pavimenti sono progettati per ambienti con elevato rischio di scivolamento, ad esempio ospedali, industrie di trasformazione alimentare con presenza di liquidi, cantine vinicole, centri commerciali, magazzini. Prima dispone di staff tecnico atto a valutare ogni singola situazione.
La normativa di riferimento per la sicurezza antiscivolo include il Decreto Legislativo 81/2008, il Decreto Ministeriale 236/1989, la norma UNI 8298-16:2007 e la DIN 51130, che definiscono i requisiti e i metodi di misura del coefficiente di attrito e classificano i pavimenti in base al rischio di scivolamento.
I pavimenti in resina multistrato sono la soluzione ideale per chi cerca un pavimento funzionale e resistente. Grazie alla sovrapposizione di uno o più strati di resina, questo rivestimento garantisce ottime proprietà meccaniche, durabilità e impermeabilità. II pavimenti realizzati con rivestimento epossidico multistrato permettono di ottenere superfici con spessore sufficiente a mitigare le imperfezioni del suolo originale e a offrire un’ottima resistenza ai carichi meccanici e chimici. Per la realizzazione si applicano più strati di resina. Ogni strato di resina viene spolverato a rifiuto con polvere di quarzo sferoidale che favorisce la perfetta adesione tra gli strati, mantenendo caratteristiche antisdrucciolo e migliorando la resistenza meccanica. Possono anche essere auto-livellanti.
I sistemi poliuretanici elastomerici (anche autolivellanti) hanno un largo uso in ambienti in cui è richiesta una maggiore resistenza. Per la realizzazione si applicano diversi strati, a base di resina epossidica bicomponente (eventualmente spolverata a rifiuto con quarzo sferoidale) o di resina poliuretanica. Capaci di fare da ponte alle fessure della superficie originaria, rendendola uniforme e particolarmente resistente a urti, abrasioni, e sostanze chimiche.
I rivestimenti poliuretano cemento presentano una maggiore resistenza e durevolezza insita nelle caratteristiche tecniche del poliuretano-cemento, con spessori da 4 a 12 mm. I pavimenti in poliuretano cemento rappresentano sicuramente una eccellenza nel settore ospedaliero, alimentare e industriale, per le loro caratteristiche intrinseche di resistenza alle aggressioni chimiche e meccaniche. Il poliuretano cemento è applicabile dove le soluzioni in resine epossidica, acrilica o metacrilica hanno raggiunto i loro limiti. Il livelli di pulizia sono simili all’acciaio inox e sono estremamente resistenti ad acqua bollente e shock termico.
È un sistema in resina che si distribuisce uniformemente sulla superficie, coprendo imperfezioni e creando un rivestimento liscio e continuo.
Il massetto epossidico è un pavimento in grado di sopportare un traffico intenso e sopportare carichi pesanti. È un sistema epossidico a malta spatolata ideale per il recupero di vecchie pavimentazioni industriali, con uno spessore da 6 a 15 mm, che gli conferisce un’eccezionale resistenza meccanica e all’usura. È possibile applicare il massetto epossidico anche su piastrelle rotte, pavimentazioni fortemente danneggiate oppure di recuperare minime pendenze ed avvallamenti della pavimentazione in calcestruzzo, senza la necessità di demolire totalmente il supporto esistente.
Sì, i pavimenti in resina sono utilizzati per i data center, una soluzione tecnica molto diffusa e adatta per i data center, devono rispettare norme specifiche (AST e ESD). Nella variante antistatica o conduttiva, il loro scopo è di proteggere i componenti elettronici dalle scariche elettrostatiche, che possono danneggiare le apparecchiature sensibili. Le resine impiegate da Prima Pavimenti sono formulate con inerti conduttivi e possono includere una rete in rame collegata a terra per garantire la dissipazione delle cariche elettriche e garantire la sicurezza dell’ambiente e degli operatori. Vai alla pagina dedicata >>
Le principali cause di deterioramento dei pavimenti in resina dipendono soprattutto dalla corretta preparazione del supporto (e quindi dalla risoluzione delle criticità esistenti prima dell’applicazione del rivestimento in resina), dalle condizioni ambientali durante la posa (meglio un applicatore con un lungo know-how, esperto del settore), dalla qualità dei materiali utilizzati (meglio se certificati).
- Cattiva preparazione del substrato: la presenza di residui di olio, cere, silicone o umidità sul sottofondo impedisce una corretta adesione della resina, causando distacchi, bolle d’aria, crateri detti “occhi di pernice” e delaminazioni.
- Umidità nel sottofondo: un substrato non perfettamente asciutto o con elevata umidità può provocare la formazione di pressione sotto la resina, portando al distacco o al frantumarsi della superficie.
- Errori nella posa: tempi di applicazione troppo lunghi dopo la miscelazione, temperature troppo basse o elevate durante la stesura, o l’assenza di primer possono causare indurimento irregolare, scollamenti e difetti estetici.
- Movimenti e cedimenti del fondo di posa: crepe o fessurazioni nel massetto o nel calcestruzzo sottostante si trasmettono alla resina, provocando rotture e crepe anche se la resina è di buona qualità.
- Condizioni ambientali avverse: esposizione prolungata ai raggi UV può causare ingiallimento e perdita di trasparenza; sbalzi termici eccessivi possono generare stress meccanici e microfessurazioni.
- Carichi pesanti e impatti: sollecitazioni continue, urti o carichi superiori alla capacità del pavimento possono causare ammaccature, deformazioni o rotture della resina per usura.
- Difetti strutturali del calcestruzzo: problemi come ritiro eccessivo, corrosione delle armature, mancanza di giunti di dilatazione o errata composizione del calcestruzzo possono compromettere la stabilità del pavimento e favorire il deterioramento della resina.
La temperatura influisce in modo cruciale sulla corretta posa della resina, incidendo sia sulla lavorabilità del materiale sia sulla qualità finale del pavimento. In sintesi, una temperatura controllata e stabile tra 18°C e 25°C durante la posa è fondamentale per assicurare una polimerizzazione completa, una buona adesione e la durabilità del pavimento in resina. Temperature al di fuori di questo intervallo possono compromettere la qualità, la resistenza e l’estetica del rivestimento.
- Temperatura ideale di posa: si consiglia una temperatura ambientale intorno ai 20°C per garantire una buona fluidità della resina e una corretta polimerizzazione. Temperature comprese generalmente tra 18°C e 25°C sono ottimali per la maggior parte delle resine epossidiche.
- Effetti delle basse temperature: temperature troppo basse (sotto i 10-15°C) rallentano drasticamente il processo di indurimento, allungano i tempi di posa e possono causare una reazione chimica incompleta o difettosa tra i componenti della resina. Questo porta a una riduzione delle prestazioni meccaniche e chimiche del pavimento e può causare problemi come sbiancamento o scollamenti irreversibili.
- Effetti delle alte temperature: temperature troppo elevate accelerano la polimerizzazione, riducendo il tempo utile per lavorare la resina e aumentando il rischio di difetti come bolle o irregolarità. Inoltre, temperature elevate possono ridurre la durata utile del materiale dopo la miscelazione.
- Stabilità termica post-posa: è importante mantenere una temperatura stabile nelle prime 24-48 ore dopo la posa per consentire un corretto indurimento e ottenere le proprietà meccaniche desiderate.
- Influenza sulla viscosità e lavorabilità: un aumento di circa 10°C può dimezzare la viscosità della resina, rendendo più facile la miscelazione e l’applicazione.
Gli ambienti industriali che richiedono pavimenti resistenti alle sostanze chimiche sono principalmente:
- Industria chimica: dove si producono prodotti farmaceutici, cosmetici, pigmenti, sostanze sintetiche e altri materiali aggressivi. Qui i pavimenti devono essere impermeabili, antiscivolo, antipolvere e soprattutto resistenti all’attacco di prodotti chimici corrosivi, per garantire sicurezza e igiene.
- Industria farmaceutica: richiede pavimenti conformi agli standard GMP, altamente resistenti agli agenti chimici, impermeabili e privi di giunti per evitare contaminazioni e infiltrazioni.
- Industria alimentare: anche se i prodotti chimici possono sembrare meno aggressivi, la presenza di oli, grassi e succhi rende necessaria una pavimentazione resistente per evitare corrosioni e contaminazioni.
- Industria metalmeccanica e siderurgica: dove si utilizzano sostanze chimiche e oli che possono danneggiare pavimenti non adeguati; qui è richiesta anche resistenza meccanica, termica e antiscivolo.
- Officine e magazzini industriali: ambienti soggetti a sversamenti di oli e sostanze chimiche, che necessitano di pavimenti resistenti e facili da pulire.
Le industrie chimiche e farmaceutiche richiedono pavimenti impermeabili e resistenti per diverse ragioni fondamentali:
- Garantire un ambiente asettico e igienico: I pavimenti devono essere facilmente sanificabili, con superfici continue e prive di giunti per evitare accumuli di sporco e batteri, riducendo così il rischio di contaminazioni nei processi produttivi e di confezionamento.
- Resistere all’aggressione chimica: Questi settori utilizzano sostanze chimiche spesso corrosive o aggressive che possono danneggiare pavimenti non adeguati. La resistenza chimica protegge la pavimentazione da deterioramenti, garantendo durabilità e sicurezza.
- Prevenire infiltrazioni e danni strutturali: L’impermeabilità evita che liquidi contaminanti penetrino nel sottofondo, prevenendo danni strutturali e facilitando la manutenzione.
- Soddisfare normative rigorose: Le industrie farmaceutiche devono rispettare linee guida come le GMP (Good Manufacturing Practice) e standard ISO (ad esempio ISO 14644 per le camere bianche), che impongono superfici lisce, impermeabili e facilmente pulibili per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto.
- Garantire sicurezza e funzionalità: Oltre all’igiene, i pavimenti devono essere resistenti a urti, abrasioni, shock termici e avere caratteristiche antisdrucciolo per la sicurezza degli operatori.
La resina protegge i pavimenti da agenti chimici aggressivi principalmente grazie alla sua struttura chimica e alle proprietà fisiche che la rendono un materiale altamente resistente e impermeabile. In particolare:
- Struttura chimica e cross-linking: La resina epossidica è un polimero termoindurente con una densa rete di legami covalenti (cross-linking) che conferisce una straordinaria resistenza chimica. Questa struttura impedisce che acidi, basi, solventi e altre sostanze aggressive causino gonfiamenti, deformazioni o degradazioni del materiale.
- Superficie impermeabile e continua: La resina crea una pellicola uniforme e priva di giunti o fughe, eliminando punti critici dove i liquidi chimici potrebbero penetrare e danneggiare il sottofondo. Questa impermeabilità protegge il pavimento da infiltrazioni e corrosioni, preservandone la durata e la resistenza nel tempo.
- Resistenza a molteplici agenti chimici: La resina sopporta l’attacco di acidi, solventi, oli, grassi e altri agenti corrosivi senza perdere le sue proprietà meccaniche e fisiche, mantenendo stabilità anche in condizioni estreme, come shock termici e usura meccanica.
- Facilità di pulizia e sanificazione: La superficie liscia e non porosa impedisce la proliferazione di batteri e la formazione di macchie chimiche, rendendo i pavimenti in resina ideali per ambienti industriali, chimici e farmaceutici dove l’igiene è fondamentale.
La struttura della resina epossidica impedisce alle sostanze chimiche di penetrare grazie a una densa rete di legami covalenti (cross-linking) che si forma durante il processo di polimerizzazione tra la resina base e l’indurente. Questa rete tridimensionale crea una barriera solida, compatta e impermeabile che non consente agli agenti chimici di infiltrarsi o reagire con il materiale sottostante.
In sostanza, la combinazione di una struttura chimica reticolata, la formazione di una pellicola impermeabile e la superficie continua rendono la resina epossidica un materiale altamente resistente e protettivo contro la penetrazione di sostanze chimiche aggressive.
La resina, in particolare quella epossidica, mantiene le sue proprietà anche sotto carichi elevati e usura intensa grazie alla sua eccezionale resistenza meccanica e chimica. Questo materiale è noto per la sua durabilità, resistenza alla compressione, trazione, agli urti e ai graffi, rendendolo ideale per pavimentazioni industriali e ambienti con traffico pesante.
Tuttavia, pur essendo molto resistente, la resina non è indistruttibile: un uso eccessivamente gravoso o una errata manutenzione possono accelerarne l’usura. Con una corretta installazione e manutenzione, i pavimenti in resina industriali possono durare anche oltre 20 anni, mantenendo inalterate sia le proprietà estetiche che funzionali.
PAVIMENTI IN RESINA - Resistenza e Durabilità
I pavimenti in resina sono resistenti nel tempo. In ogni caso il sistema in resina deve essere certificato ed applicato da professionisti del settore. Se ben posati e con una manutenzione e pulizia ordinaria con detergenti professionali, possono durare anche oltre 20 anni.
Affidatevi all’esperienza e alla reputazione di decenni di lavoro. Prima Pavimenti Speciali è Partner fiduciario di Mapei, Master Builders Solutions e Sika.
I pavimenti in resina sono una soluzione altamente performante e garantita, durevole e sicura, con elevate capacità di resistere sia a sollecitazioni chimiche sia meccaniche particolarmente adatti per ambienti industriali, chimici e farmaceutici.
- Resistenza chimica: Le pavimentazioni in resina, specialmente quelle a base di resina epossidica, sono progettate per resistere a sostanze chimiche aggressive come acidi, basi, solventi, oli e grassi. Questo li rende ideali per industrie chimiche, farmaceutiche, alimentari e altri settori in cui il contatto con agenti corrosivi è frequente. La superficie continua e priva di giunti (jointless) elimina i punti critici dove potrebbero iniziare fenomeni corrosivi.
- Resistenza meccanica: La resina epossidica offre anche un’elevata resistenza meccanica, sopportando carichi pesanti, urti, abrasioni e traffico intenso senza danneggiarsi. Questo la rende adatta a pavimentazioni industriali e commerciali dove sono presenti macchinari pesanti o passaggi frequenti.
Altre soluzioni maggiormente resistenti e performanti sono le resine poliuretaniche o il poliuretano-cemento.
La durata dipende da tre fattori chiave, noti come la regola delle 3 ESSE:
- Sottofondo: una preparazione corretta è essenziale per evitare distacchi e crepe.
- Spessore: maggiore è lo spessore del rivestimento, maggiore è la resistenza all’usura e alle sollecitazioni.
- Sorveglianza: una manutenzione regolare e attenta prolunga la vita del pavimento.
Le resine epossidiche e poliuretaniche offrono diversi livelli di resistenza a carichi meccanici, abrasione, urti, sollecitazioni termiche e chimiche a seconda delle loro specifiche composizioni chimiche.
La massima resistenza alla compressione di un sistema in resina industriale può variare notevolmente a seconda del tipo di resina, del sistema di applicazione e delle specifiche condizioni di utilizzo. Tuttavia, alcune resine, come quelle epossidiche, sono note per la loro elevata resistenza alla compressione, che può superare i 45 N/mm².
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A seconda del tipo di attività, Prima Pavimenti propone la soluzione più adeguata. Alcuni sistemi in resina garantiscono la resistenza alle sollecitazioni dovute ai carichi dinamici come il passaggio, anche intenso, di mezzi di movimentazione merci, del traffico pedonale, agli urti, al trascinamento di oggetti, alle operazioni di pulizia e dei processi lavorativi, alla presenza di sostanze solide abrasive come, ad esempio, trucioli e polveri metalliche, presenti in molti settori industriali.
La resistenza all’abrasione influisce direttamente sulla durata di una pavimentazione continua perché determina la capacità della superficie di opporsi all’usura meccanica causata dal continuo sfregamento, dal traffico di persone, veicoli o macchinari pesanti. Una pavimentazione con alta resistenza all’abrasione mantiene le sue caratteristiche estetiche e funzionali più a lungo, evitando consumi superficiali che porterebbero a crepe, macchie e deterioramento precoce. Nel contesto industriale, la pavimentazione continua deve garantire resistenza all’abrasione per evitare rapida usura e garantire sicurezza e funzionalità negli ambienti di lavoro. Più alta è la resistenza all’abrasione, più lungo sarà il ciclo di vita del pavimento prima che si manifestino danni superficiali che compromettano la sua integrità.
A seconda del tipo di attività, Prima Pavimenti propone la soluzione più adeguata. Alcuni sistemi in resina resistono al contatto prolungato con oli lubrificanti, idrocarburi in genere, emulsioni di raffreddamento e detergenti sgrassanti, presenti sulle superfici.
PAVIMENTI IN RESINA - Settori Merceologici
Si tratta di sistemi in resina certificati adatti al settore alimentare sono specificamente progettati per garantire elevati standard igienici, resistenza chimica e meccanica, facilità di pulizia e sicurezza degli operatori. Tra le soluzioni più indicate vi sono pavimenti e rivestimenti in resina epossidica, poliuretanica e poliuretano-cemento, che possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni area produttiva o di stoccaggio alimentare, celle frigorifere.
Prima Pavimenti propone sistemi certificati, conformi alle normative HACCP:
- sistemi multistrato epossidici e poliuretano-cemento certificati HACCP
Ad esempio possono essere sistemi epossidici multistrato come Mapefloor System 32 di Mapei o sistemi più resistenti agli shock termici e alle alte temperature come il poliuretano cemento Ucrete.
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I sistemi in resina più adatti alle cantine vinicole sono quelli che garantiscono elevata resistenza meccanica, chimica e all’abrasione, oltre a caratteristiche di igiene, facilità di pulizia e durata nel tempo. Le soluzioni sono molteplici, la scelta del sistema può variare in base all’area della cantina (produzione, stoccaggio, imbottigliamento, vendita) e alle sollecitazioni specifiche (carichi di muletti, agenti chimici, abrasione). Per esempio, nelle aree di ricevimento materie prime si preferiscono rivestimenti con alto potere consolidante e antiscivolo, mentre nelle zone di vendita può essere più importante l’aspetto estetico.
In particolare, le resine bicomponenti epossidiche con aggiunta di quarzi ceramizzati o inerti sono molto indicate perché offrono una superficie monolitica, impermeabile, antimacchia, antiscivolo e resistente agli agenti aggressivi presenti nel vino e nei prodotti di pulizia.
- Sistemi multistrato epossidici esenti da solventi come Mapefloor System 31 o Mapefloor System32 di Mapei (di cui siamo applicatori fiduciari) “, adatti per pavimentazioni industriali da 1 a 3 mm di spessore.
- Malte autolivellanti in poliuretano-cemento come Mapefloor CPU/MF ad alte prestazioni per spessori compresi tra 3 e 6 mm, per ad alta resistenza chimica, meccanica e agli shock termici fino a +80°C, con temperature di esercizio che variano da -20°C a +70°C, in funzione dello spessore.
- Pavimentazioni in poliuretano-cemento come il sistema Ucrete, con resistenza alle alte temperature fino a 130° C, in grado di sopportare degli shock termici ripetuti per anni in uno stabilimento industriale, indicato per resistenza meccanica e chimica, con spessori da 6 a 12 mm. Alto grado antiscivolo e resistenza chimica, unite a una sanificabilità pari all’acciaio, lo rendono la scelta più durevole e performante.
- Sistemi decorativi come le malte cementizie autolivellanti e il microcemento sono rivestimenti a base cementizia che si caratterizzano per una maggiore matericità e un effetto più naturale per realizzare pavimentazioni ed elementi architettonici, in uno spessore compreso tra 5 e 40 mm. Adatti a locali di rappresentanza e di accoglienza per i visitatori, musei e aree vendita e degustazione.
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I pavimenti in resina sono adatti per le celle frigorifere e ambienti a temperature fredde, grazie alla loro elevata resistenza alle basse temperature, alla superficie impermeabile e senza giunti, che impedisce l’accumulo di sporco e batteri, facilitando la pulizia e garantendo un alto livello di igiene, fondamentale nel settore alimentare e farmaceutico. Sono inoltre sicuri e antiscivolo per gli operatori.
Le soluzioni Prima Pavimenti per l’industria ortofrutta sono resistenti, continue, igieniche, antiscivolo e conformi ai requisiti HACCP. Sono pavimentazioni tipicamente realizzate in resina o calcestruzzo specializzato, progettate per garantire efficienza, durabilità e sicurezza. Garantiscono la resistenza all’umidità e alle basse temperature tipiche delle celle frigorifere e hanno la capacità di sopportare sollecitazioni meccaniche come la caduta di pesi e il passaggio intensivo di carrelli. Leggi il Case History – Padiglioni del Mercato Agroalimentare Milano >>
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La normativa per i pavimenti in resina nel settore alimentare si basa principalmente sul rispetto delle disposizioni del piano di autocontrollo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), che richiede superfici igieniche, facilmente pulibili e sanificabili, prive di fughe e punti di giunzione dove possono accumularsi sporco e batteri. Leggi l’approfondimento >>
l grado di antisdrucciolo richiesto per i pavimenti in resina di un’azienda alimentare deve garantire un’elevata sicurezza contro scivolamenti e cadute, in conformità alle normative vigenti per ambienti industriali e alimentari. La normativa più utilizzata per definire il grado antisdrucciolo è la DIN 51130, che classifica i pavimenti con valori da R9 a R13 in base all’angolo di scivolamento e al rischio di scivolamento previsto. Per le aziende alimentari, dove il pavimento è spesso bagnato o soggetto a sostanze scivolose, è consigliabile un grado antisdrucciolo almeno R10 o superiore, per garantire adeguata sicurezza agli operatori.
Scegliere un grado di antisdrucciolo elevato nelle industrie alimentari è fondamentale per diversi motivi legati alla sicurezza, all’igiene e alla conformità normativa di sicurezza: Le normative come la DIN 51130 e il test BCRA stabiliscono requisiti minimi di resistenza allo scivolamento per pavimenti industriali. Un grado elevato di antisdrucciolo assicura il rispetto di tali standard, evitando sanzioni e garantendo un ambiente di lavoro sicuro.
I sistemi in resina adatti al settore industriale sono principalmente quelli a base di resine epossidiche, poliuretaniche e poliuretano-cementizie, scelti in base alle specifiche esigenze di resistenza meccanica, chimica e termica del settore di applicazione.
Ecco le caratteristiche e tipologie principali:
- Resine epossidiche >>: molto apprezzate per l’elevata resistenza meccanica, chimica e all’usura. Sono ideali per pavimentazioni industriali che devono sopportare carichi pesanti, agenti chimici e variazioni di temperatura. Vengono utilizzate per rivestire pavimenti e superfici, creando un rivestimento continuo, impermeabile e durevole.
- Resine poliuretaniche >>: offrono ottima resistenza agli urti, agli agenti chimici e agli sbalzi termici, con finiture che possono essere lisce o antiscivolo, garantendo sicurezza e funzionalità.
- Sistemi poliuretano-cementizi >>: miscele di resine poliuretaniche e leganti cementizi, con elevata resistenza alle alte temperature (fino a 120°C) e agli shock termici, particolarmente indicati per ambienti industriali con esigenze specifiche di durabilità e manutenzione facilitata.
- Massetti in resina ad alto spessore>> (mediamente compreso tra 5 e 15 mm) sono utilizzati per pavimenti industriali con traffico elevato e usura intensa, garantendo stabilità, resistenza all’abrasione e durata nel tempo senza necessità di demolizione della pavimentazione preesistente.
- Sistemi resinosi conduttivi e antistatici>>: esistono cicli specifici per ambienti industriali che richiedono pavimentazioni con proprietà elettriche particolari, come laboratori e industrie elettroniche.
Questi sistemi sono largamente utilizzati in vari settori industriali, tra cui metalmeccanico, automotive, alimentare (con conformità al protocollo HACCP), chimico e farmaceutico, grazie alla loro versatilità, igiene, resistenza chimica e meccanica, impermeabilità e facilità di manutenzione
I pavimenti in resina sono particolarmente indicati per molteplici ambienti industriali grazie alla loro elevata resistenza meccanica, chimica e alla facilità di pulizia. In particolare, si utilizzano in:
- Stabilimenti di produzione alimentare (caseifici e lavorazione latte, lavorazione carni, ready meals, prodotti da forno e panificazione, industria dolciaria, ortofrutta) dove la resina garantisce igiene, resistenza a sostanze chimiche aggressive e conformità alle normative HACCP; è resistente a liquidi alimentari, acidi e macchie, prevenendo contaminazioni batteriche.
- Industrie chimiche e farmaceutiche, (case farmaceutiche e laboratori, Industria cosmetica, Settore petrolchimico e chimico), che richiedono pavimenti capaci di resistere a solventi e sostanze chimiche tossiche senza danneggiarsi, assicurando durabilità e sicurezza.
- Fabbriche, officine, (Industria aeronautica, Industria metalmeccanica, Automotive, Cartiere e industria tipografica, Industria siderurgica, galvaniche, Settore manifatturiero, tessile, elettronico, Settore moda e lusso, Energia) dove il pavimento deve sopportare carichi pesanti, traffico intenso e usura, garantendo anche proprietà antiscivolo per la sicurezza degli operatori.
- Laboratori e ambienti sanitari industriali, (camere bianche) per la facilità di sanificazione e la resistenza a variazioni di temperatura e agenti chimici.
- Logistiche, Magazzini e aree di stoccaggio, grazie alla loro alta resistenza all’abrasione, ai carichi statici e dinamici e al forte passaggio dei mezzi di movimentazione merci.
I sistemi in resina adatti al settore farmaceutico sono quelli che garantiscono alta igienicità, resistenza chimica, continuità e facilità di pulizia, caratteristiche fondamentali per mantenere ambienti asettici e conformi alle normative di sicurezza e sanitarie.
Ecco le principali caratteristiche e tipologie di sistemi in resina indicati per il settore farmaceutico:
- Resistenza chimica elevata: i rivestimenti devono resistere ad acidi, solventi, detergenti e disinfettanti utilizzati nelle operazioni di pulizia e decontaminazione.
- Batteriostaticità e proprietà antibatteriche: alcune resine sono formulate con ioni d’argento o altri additivi che inibiscono la proliferazione batterica, riducendo il rischio di contaminazioni.
- Superfici continue e senza giunti: l’assenza di fughe e la presenza di raccordi arrotondati (sgusce) tra pavimento e pareti evitano accumuli di sporco e batteri, facilitando la sanificazione.
- Resistenza meccanica e chimica: devono sopportare urti, abrasioni, carichi pesanti e frequenti lavaggi, oltre a shock termici e sostanze aggressive.
- Facilità di pulizia e manutenzione: le superfici devono essere impermeabili e facilmente decontaminabili, anche in presenza di ambienti con elevati standard igienici come camere bianche e laboratori.
- Tipologie di resine utilizzate: principalmente resine epossidiche e poliuretaniche, spesso multistrato e senza solventi, che assicurano impermeabilità, durabilità e resistenza chimica.
- Applicazioni specifiche: pavimentazioni per aree di produzione, magazzini, camere bianche, laboratori, reparti di sintesi e imballaggio, sale operatorie e ambienti ospedalieri.
Un esempio di sistema molto utilizzato per le logistiche farmaceutiche è il Mapefloor System 31, un sistema epossidico multistrato senza solventi, resistente agli agenti chimici e all’usura, con effetto antisdrucciolo, adatto a industrie farmaceutiche e chimiche. Prosegui sulla ns pagina dedicata >>
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La normativa di riferimento per i pavimenti in resina nel settore farmaceutico non è rappresentata da un unico testo specifico, ma si basa su una combinazione di standard tecnici e requisiti igienico-sanitari che devono essere rispettati per garantire ambienti asettici, sicuri e facilmente sanificabili.
In particolare:
- Norma UNI 10966:2020: questa norma fornisce le regole per la progettazione e applicazione dei sistemi resinosi per pavimentazioni industriali, inclusi i pavimenti in resina per ambienti farmaceutici. Essa stabilisce prescrizioni tecniche come lo spessore minimo del sistema resinoso (ad esempio almeno 2 mm in presenza di liquidi) e i criteri per garantire impermeabilità, resistenza chimica e meccanica.
- Standard GMP (Good Manufacturing Practices): nel settore farmaceutico, i pavimenti devono rispettare gli elevati standard GMP riguardanti igiene, sicurezza e pulizia, fondamentali per la produzione di farmaci di qualità. Questi standard richiedono superfici continue, prive di giunti, resistenti a sostanze chimiche e facili da pulire e sanificare, per minimizzare il rischio di contaminazione.
- Normative di sicurezza sul lavoro: i pavimenti devono essere antisdrucciolo conformemente alle leggi vigenti per garantire la sicurezza degli operatori, e possono prevedere caratteristiche antistatiche o conduttive per ambienti sensibili come laboratori e sale operatorie.
Questa normativa di riferimento è valida anche per l’industria cosmetica.
I sistemi in resina adatti al settore cosmetico variano a seconda delle aree: produttive, camere bianche, di confezionamento, magazzino o logistica prodotti finiti.
- I pavimenti in resina per l’industria cosmetica devono garantire massima igiene, resistenza chimica, impermeabilità e facilità di pulizia, oltre a un’estetica curata per integrare l’identità visiva dell’azienda.
- Le superfici continue senza giunti impediscono la proliferazione batterica e facilitano la sanificazione, essenziale per ambienti asettici.
- Devono resistere ad abrasioni, agenti chimici, shock termici e garantire sicurezza antiscivolo
I pavimenti in multistrato epossidico (come Mapefloor System 32) sono adatti alle aree di produzione, ma non alle camere bianche o in locali asettici dove sono più appropriate soluzioni in autolivellante epossidico come il Mapefloor I 360 AS.
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Per i pavimenti in resina nel settore meccanico, la normativa di riferimento principale è la UNI 10966:2020, che fornisce regole dettagliate per la progettazione, applicazione, collaudo e manutenzione dei sistemi resinosi per superfici orizzontali e verticali in ambito industriale, inclusi i pavimenti industriali meccanici.
La normativa europea UNI EN 13813 classifica i materiali per massetti e pavimenti, con requisiti su resistenza all’impatto, assorbimento capillare e reazione al fuoco, aspetti importanti anche per pavimenti industriali in resina.
Sono sistemi in resina specifici destinati alla protezione di dalle aree protette dalle ESD, le cosiddette EPA (Electrostatic Protected Area) e di zone ATEX (acronimo di ATmosphères EXplosibles, ovvero “atmosfera potenzialmente esplosiva”).
Per ottenere una pavimentazione conduttiva, dissipativa o antistatica, si utilizzano resine con valori più o meno elevati di conduttività elettrica, con eventualmente annegata una rete in rame collegata a terra.
Una protezione efficace contro i possibili danni causati dalle scariche elettrostatiche è quella fornita dalle aree protette dalle ESD, le cosiddette EPA (Electrostatic Protected Area). All’interno di queste aree, infatti, vengono adottate speciali misure precauzionali necessarie per lavorare in modo sicuro con i componenti sensibili alle scariche elettrostatiche senza danneggiarli.
La zona ATEX (acronimo di ATmosphères EXplosibles, ovvero “atmosfera esplosiva”) o zona classificata è un volume fisico parte di un impianto o di un’area di lavoro dove è stata valutata la probabile presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, in cui sono presenti sostanze infiammabili allo stato di vapori, gas, nebbie o polveri con aria in determinate condizioni atmosferiche, in cui l’eventuale combustione può causare deflagrazioni.
I rivestimenti in resina prevengono la formazione di scintille in ambienti a rischio esplosione (zone ATEX) principalmente grazie alle loro proprietà conduttive o dissipative, che permettono di evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche potenzialmente pericolose. In particolare:
- Dissipazione delle cariche elettrostatiche: I pavimenti in resina sono formulati con materiali conduttivi (come grafite, fibre di carbonio o altre cariche conduttive) che consentono alle cariche elettriche generate da persone, macchinari o processi di essere rapidamente scaricate a terra, impedendo così l’accumulo di energia elettrostatica che potrebbe generare scintille.
- Resistenza elettrica controllata: La resistenza elettrica del rivestimento è mantenuta entro valori specifici (tipicamente tra 104 e 108 Ω a seconda della classificazione della zona ATEX), per garantire una corretta dissipazione senza correnti pericolose per il personale.
- Superficie monolitica e resistente: La continuità e l’integrità del rivestimento impediscono la formazione di fessure o discontinuità dove potrebbero accumularsi polveri infiammabili o cariche elettrostatiche, riducendo ulteriormente il rischio di innesco.
- Prevenzione di scintille da urti o attriti: La scelta di materiali e la progettazione del pavimento minimizzano il rischio che superfici solide in movimento generino scintille incandescenti per attrito o impatto, fenomeno che può raggiungere temperature molto elevate e innescare esplosioni.
Un sistema in resina conduttivo è un tipo di pavimento o rivestimento che, grazie a specifiche formulazioni e materiali, è in grado di dissipare le cariche elettrostatiche, prevenendo l’accumulo di elettricità statica e proteggendo da possibili scariche.
La posa di questa pavimentazione viene eseguita annegando una rete di bandelle in rame nel rivestimento che vengono poi collegate all’impianto di terra, creando così una superficie antistatica. Le resine utilizzate per questa lavorazione hanno una maggiore conduttività elettrica, allo scopo di rendere la superficie antistatica. Al termine della posa del rivestimento in resina, vengono effettuati test di controllo per verificarne la corretta conducibilità. Si applicano in industrie elettroniche e reparti di produzione, industria aeronautica, corsie di transito, laboratori e magazzini meccanizzati, camere bianche e reparti ospedalieri.
Un sistema in resina dissipativo è un tipo di rivestimento per pavimenti progettato per controllare e dissipare le cariche elettrostatiche, evitando accumuli dannosi e scariche incontrollate. In considerazione delle norme vigenti nell’ambito della protezione passiva da scariche elettrostatiche, il pavimento, quando impiegato quale sistema primario di messa a terra, deve svolgere la funzione di dissipare le cariche elettrostatiche presenti sulla sua superficie o con le quali viene a contatto.
Trova applicazione nei seguenti ambienti: Industria elettronica, Reparti produttivi di industrie farmaceutiche, Laboratori e camere bianche, Industria automobilistica e aerospaziale, Magazzini di sostanze infiammabili, Industrie con movimentazione elettronica e robotizzata, Sale di elaborazione elettronica di dati, Impianti militari con apparecchiature elettroniche, radar.
Un sistema in resina poliuretanica antistatico è un tipo di pavimento industriale realizzato con resina poliuretanica che possiede proprietà antistatiche. È molto più performante e resiste ad una moltitudine di sostanze chimiche aggressive. Utilizzato nelle aree industriali ATEX (acronimo di ATmosphères EXplosibles, ovvero “atmosfera esplosiva”). Queste aree sono caratterizzate da un volume fisico parte di un impianto o di un’area di lavoro in cui è stata valutata la probabile presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, dove sono presenti sostanze infiammabili allo stato di vapori, gas, nebbie o polveri con aria in determinate condizioni atmosferiche, in cui l’eventuale combustione può causare deflagrazioni.
La normativa di riferimento per i pavimenti in resina nel settore elettronico è principalmente la norma CEI EN 61340-5-1, che riguarda la protezione dei dispositivi elettronici dai fenomeni elettrostatici (ESD).
La norma CEI EN 61340-4-1 / 4-5 i metodi di prova per la resistenza elettrica e generazione ESD.
La norma CNR-CEI 64-4 è relativa alle norme per impianti elettrici in ambienti a rischio, pavimenti conduttivi moderati.
È sempre valida la più ampia UNI 10966:2020 per la progettazione e applicazione di sistemi resinosi per pavimenti.
Per rispettare le normative ATEX (Atmosphères Explosibles) e EPA (Electrostatic Protected Area) nei pavimenti in resina, vengono aggiunti materiali conduttivi o dissipativi alle resine per garantire la dissipazione delle cariche elettrostatiche e prevenire rischi di innesco di esplosioni. Materiali conduttivi comunemente utilizzati:
- Grafite: viene incorporata nelle mescole polimeriche per aumentare la conducibilità elettrica del rivestimento, riducendo la resistività superficiale a valori inferiori a 109 Ω109Ω e conferendo il caratteristico colore nero ai materiali antistatici.
- Fibre di carbonio: analogamente alla grafite, le fibre di carbonio migliorano la conducibilità elettrica del composito, favorendo la dissipazione delle cariche elettrostatiche.
- Additivi metallici conduttivi: sebbene l’uso di metalli sia limitato e regolamentato in ambienti ATEX per evitare scintille da urti o attriti (ad esempio limitazioni su leghe di alluminio, magnesio, titanio, rame in presenza di acetilene), in alcuni casi possono essere impiegati materiali metallici con caratteristiche specifiche per garantire la sicurezza.
La conformità dei rivestimenti in resina alle normative di sicurezza elettrica si verifica attraverso una serie di controlli e certificazioni che riguardano sia il prodotto che la sua corretta applicazione e il sistema impiantistico associato.
In sintesi, la conformità si ottiene tramite:
- Certificazione di prodotto (marcatura CE e prove di laboratorio) – Sistema in resina certificato
- Certificazione degli applicatori: La norma UNI 11835 stabilisce criteri qualitativi per la qualificazione degli applicatori di sistemi resinosi, assicurando che la posa in opera sia eseguita a regola d’arte, fondamentale per mantenere le proprietà elettriche del rivestimento.
- Controlli in cantiere e collaudo finale: Durante e dopo la posa, si effettuano controlli visivi, misurazioni dello spessore e prove di adesione, oltre a verifiche della continuità elettrica e della resistenza a terra del sistema pavimento.
- Certificazione dell’impianto elettrico di messa a terra (CEI 64-8)
I rivestimenti in resina devono superare specifici test di sicurezza elettrica per garantire la conformità alle normative e la sicurezza in ambienti sensibili, come quelli a rischio di esplosione o con apparecchiature elettroniche delicate. I principali test sono:
- Misura della resistenza elettrica superficiale e volumetrica: Secondo norme come la IEC 61340-4-1 e CEI 64-8/2, si verifica che la resistenza del pavimento rientri in valori specifici per pavimenti antistatici o conduttivi. Ad esempio:
- Pavimenti conduttivi: resistenza tra 2,5×104 e 106 Ω
- Pavimenti dissipativi: resistenza tra 106 e 109 Ω
- Pavimenti isolanti: resistenza superiore a 109 Ω
- Walking test body voltage: misura la tensione generata tra il corpo umano e la terra durante il camminamento sul pavimento; il valore non deve superare i 100 V per evitare scariche pericolose.
- System test: verifica la resistenza tra la terra e un operatore con scarpe antistatiche; il valore deve essere compreso tra 750 kΩ e 35 MΩ, assicurando una corretta dissipazione delle cariche.
- Test di continuità elettrica e messa a terra: per assicurare che il sistema pavimento/persona/terra sia efficiente e sicuro.
- Test di comportamento al fuoco (classificazione al fuoco): secondo le norme EN 13501-1 e ISO 11925-2, si valuta la reazione del materiale al fuoco, inclusi propagazione delle fiamme, autoestinguenza e produzione di fumi tossici, requisito fondamentale per la sicurezza negli ambienti industriali.
- Test di resistenza meccanica e adesione: per garantire che il rivestimento mantenga le proprietà elettriche anche dopo sollecitazioni meccaniche e usura.
Principalmente sono adatti sistemi epossidici multistrato ad effetto antisdrucciolo (anche traspiranti), rispondente ai requisiti della Classe OS 8 (EN 1504-2) oppure sistemi poliuretanici multistrato rispondenti ai requisiti della Classe OS 11b e OS13 (EN 1504-2) con buon potere di crack-bridging.
Le soluzioni Prima Pavimenti sono conformi alle normative europee Europarking. Garantiscono una superficie continua, resistente, elastica, impermeabile e antiscivolo Elevata resistenza meccanica e chimica agli agenti come oli, carburanti e idrocarburi, fondamentali per il traffico veicolare intenso e le sollecitazioni tipiche dei parcheggi multipiano, garage e autorimesse. Continua sulla nostra pagina dedicata >>
Affidatevi all’esperienza e alla reputazione di decenni di lavoro. Prima Pavimenti Speciali è Partner fiduciario di Mapei, Master Builders Solutions e Sika.
I sistemi in resina più resistenti alle sollecitazioni del traffico veicolare sono quelli a base di resine poliuretaniche multistrato e resine epossidiche, spesso impiegate in combinazione per ottimizzare resistenza meccanica, chimica e durata nel tempo.
Ecco le caratteristiche principali che li rendono ideali per traffico veicolare intenso:
- Resina poliuretanica: grazie alla sua struttura elastica, assorbe vibrazioni e sollecitazioni meccaniche, rendendo le pavimentazioni più resistenti e durature anche sotto carichi pesanti come autobus e camion. È particolarmente adatta per sigillare pavimentazioni in cubetti di porfido e superfici destinate a traffico intenso, garantendo anche una riduzione del rumore e dell’inquinamento acustico.
- Resina epossidica: offre elevata durezza, resistenza all’usura e agli agenti chimici (oli, carburanti, sostanze corrosive), ideale per superfici sottoposte a intenso traffico veicolare e meccanico. È molto utilizzata in ambienti industriali e commerciali per la sua durabilità e resistenza all’abrasione.
La normativa di riferimento principale per i pavimenti in resina destinati a parcheggi interrati o multipiano è la norma UNI 10966:2020, che fornisce le regole per la progettazione e l’applicazione dei sistemi resinosi per superfici orizzontali e verticali, sia interne che esterne, inclusi i pavimenti industriali e civili come quelli dei parcheggi.
Inoltre, per i parcheggi multipiano e coperture carrabili, è importante considerare anche la normativa europea EN 1504-2, che riguarda i sistemi di protezione e rivestimento delle superfici in calcestruzzo, specificando requisiti di impermeabilità, resistenza chimica, meccanica e antiscivolo.
Con riferimento ai pavimenti in resina Prima Pavimenti propone soluzioni certificate : sistemi epossidici multistrato ad effetto antisdrucciolo (anche traspiranti), rispondente ai requisiti della Classe OS 8 (EN 1504-2) oppure sistemi poliuretanici multistrato rispondenti ai requisiti della Classe OS 11b e OS13 (EN 1504-2).
Le pavimentazioni in resina per hangar devono essere soluzioni tecniche avanzate e specifiche per garantire sicurezza, durabilità e funzionalità in ambienti aeronautici operativi.
Le pavimentazioni in resina per queste aree devono essere particolarmente resistenti ai carichi pesanti statici e dinamici, al traffico continuo di persone e mezzi, inclusi veicoli e aeromobili. Massima resistenza alle aggressioni chimiche, al contatto con idrocarburi, solventi e propellenti. È necessaria una superficie impermeabile per evitare l’assorbimento di liquidi e facilitare la pulizia e la manutenzione. Planari e autolivellanti, per garantire stabilità e alta sicurezza antisdrucciolo.
Se necessario, le pavimentazioni in resina, possono essere realizzate con caratteristiche dissipative o antistatiche in quanto in alcuni ambienti aerospace può esserci la dispersione di micro-polveri o residui di materiali esplosivi.
Le soluzioni proposte in più di 20 anni di esperienza da Prima Pavimenti sono durature e a bassa manutenzione, con una buona resistenza all’usura nel tempo e possibilità di riverniciatura per mantenere la segnaletica orizzontale e la personalizzazione visiva. Approfondimento >>
Il grado di antisdrucciolo richiesto per i pavimenti in resina destinati agli hangar è generalmente classificato come R11 secondo la normativa DIN 51130. Questa classe corrisponde a superfici con un’aderenza forte, adatte a ambienti di lavoro con presenza significativa di acqua o fanghiglia, laboratori, lavanderie e appunto hangar, dove è fondamentale garantire un elevato livello di sicurezza contro lo scivolamento.
Per ambienti commerciali si utilizzano diversi tipi di pavimenti in resina, scelti in base alle esigenze di resistenza, estetica e funzionalità, ambiente e destinazione d’uso). Le soluzioni Prima Pavimenti possono essere multistrato epossidici, resine poliuretaniche, paste cementizie monocomponenti con aspetto materico e naturale, trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento Prima Polishing Fast System®, o soluzioni customizzate per il cliente.
Trattandosi di aree ad alto traffico, le soluzioni per le pavimentazioni devono, garantire un’elevata resistenza, facilità di pulizia e manutenzione. Per le gallerie commerciali sono particolarmente adatte pavimentazioni tipo “terrazzo alla veneziana”. Vedi le soluzioni Prima Pavimenti >>
Un flagship store è pensato e realizzato per comunicare la brand identity di un marchio attraverso l’adozione di un preciso stile e di un design unico. Prima Pavimenti lavora a stretto contatto con il retail project manager e la direzione tecnica per realizzare la pavimentazione che soddisfi tutte le richieste di progetto: dalle prestazioni tecniche alla scelta dei colori, dell’effetto finale (lucido, opaco, materico, spatolato, nuvolato), motivi o sport lines, inclusione di inserti a pavimento, oppure i loghi del brand. Vai al Case History >>
Sì, hanno un’elevata resistenza meccanica, chimica e all’usura, adatti a traffico intenso e a sollecitazioni fisiche e chimiche comuni negli ambienti commerciali.
Sì, sono progettati con proprietà antiscivolo per prevenire incidenti e garantire la sicurezza del pubblico.
Si, la resina permette una personalizzazione estetica molto dettagliata, inclusa la riproduzione di loghi e simboli, anche su pareti verticali.
Sì, la superficie continua senza giunti facilita la pulizia e la sanificazione, ed è ideale per rispettare normative igieniche come l’HACCP, anche in settori alimentari.
Sì, sono compatibili con sistemi radianti e non compromettono l’efficienza del riscaldamento.
Dipende dall’ampiezza della superficie, dalla soluzione tecnica in resina adottata, da altri fattori ambientali e di organizzazione del lavoro (se uno o più lotti), ma sicuramente si può affermare che permettono rapide ristrutturazioni senza lunghi tempi di chiusura delle aree di vendita.
Sì, è possibile rivestire gradini, alzate, muretti e complementi d’arredo, previa adeguata preparazione della superficie. Approfondimento>>
Nei contesti di logistica farmaceutica, i pavimenti devono rispondere a requisiti molto rigorosi di igiene, sicurezza e resistenza chimica. I pavimenti più usati sono quelli in resina, che offrono numerosi vantaggi specifici per questo settore, monolitici, continui, impermeabili, resistenti agli agenti chimici e facili da sanificare, che assicurano un ambiente sicuro, conforme alle normative GMP e alle esigenze di igiene e sicurezza. I pavimenti in resina multistrato sono la soluzione ideale per chi cerca un pavimento funzionale e resistente.
Per una logistica alimentare, i pavimenti più utilizzati sono i pavimenti in resina, in particolare quelli epossidici, che risultano i più adatti per le loro caratteristiche specifiche. Sono soluzioni funzionali e resistenti a norma HACCP, igienici e sicuri, antisdrucciolo, facilmente sanificabili i quanto superfici continue.
Nei depositi di sostanze infiammabili, i pavimenti devono rispettare requisiti di sicurezza molto specifici per prevenire rischi di incendio, contaminazione e facilitare la pulizia e il contenimento di eventuali sversamenti. I rivestimenti in poliuretano cemento presentano una maggiore resistenza e durevolezza insita nelle caratteristiche tecniche del poliuretano-cemento, con spessori da 4 a 12 mm. Necessari quando sono presenti acidi o basi forti, alle sostanze corrosive nei reparti produttivi o magazzini.
I depositi con vincoli AST/ESD sono magazzini o aree di stoccaggio progettate per gestire merci e materiali che richiedono particolari condizioni di sicurezza antistatica e di protezione contro scariche elettrostatiche (ESD), spesso in contesti con rischio di incendio o esplosione (AST = Atmosfere Sospette di Tracce; ESD = ElectroStatic Discharge).
Questi depositi sono caratterizzati da:
- Pavimentazioni in resina con sistemi conduttivi, dissipativi o antistatici, che permettono di dissipare le cariche elettrostatiche fino alla messa a terra, riducendo il rischio di scintille che potrebbero innescare incendi o esplosioni.
- Superfici continue ad alta resistenza, con altissima planarità e sicurezza antisdrucciolo, resistenti a urti, abrasioni, compressione e agenti chimici come oli, grassi e solventi.
- Sono utilizzati in magazzini che gestiscono componenti elettronici, materiali infiammabili o esplosivi, polveri, e in ambienti con carrelli filo-guidati AGV (Automated Guided Vehicles).
- Possono essere presenti in aree classificate ATEX (atmosfere esplosive) e ambienti sterili o tecnici come CED (Centri Elaborazione Dati).
- Magazzini alimentari, GDO e GDS (Grande Distribuzione Organizzata e Specializzata), che richiedono superfici antistatiche per la sicurezza e la pulizia.
- Magazzini automatizzati, spesso dotati di sistemi robotizzati o carrelli filo-guidati AGV, che necessitano di pavimentazioni conduttive e dissipative per evitare accumuli di cariche elettrostatiche.
- Magazzini con merci a rischio AST/ESD, come materiali infiammabili, esplosivi o polveri, che richiedono pavimentazioni con elevata resistenza meccanica e capacità di dissipare le cariche elettrostatiche.
- Depositi di solventi, infiammabili ed esplosivi, che necessitano di pavimentazioni certificate antistatiche e resistenti al fuoco.
- Aree ATEX (atmosfere potenzialmente esplosive), dove i vincoli AST/ESD sono obbligatori per la sicurezza.
- Locali asettici e ambienti sterili, come centri elaborazione dati (CED) e locali tecnici, che richiedono pavimenti con caratteristiche antistatiche e di facile sanificazione.
Prosegui sulla pagina PRIMA PAVIMENTI, dedicata alle pavimentazioni in resina AST/ESD>>
La lucidatura del pavimento in calcestruzzo viene utilizzata principalmente in magazzini e centri logistici, dove il traffico di mezzi pesanti è continuo e serve una superficie resistente e antipolvere.
La lucidatura migliora la planarità, la durezza e la compattezza del calcestruzzo, rendendo il pavimento idro-oleo repellente, antimacchia e antipolvere, caratteristiche essenziali per ambienti di stoccaggio e movimentazione merci Prima Polishing Fast System® è un sistema rapido di lucidatura che risolve il problema della porosità delle superfici e le trasforma la pavimentazione in una superficie resistente, riflettente e facile da pulire.
Sì, è possibile avere un pavimento in resina conduttivo o antistatico, a seconda delle esigenze specifiche di sicurezza e protezione elettrostatica del tuo ambiente di lavoro. Questi pavimenti sono appositamente progettati per dissipare rapidamente le cariche elettrostatiche, garantendo sicurezza e protezione in ambienti sensibili a scariche elettriche.
- Pavimento in resina conduttivo: è consigliato per la massima protezione contro scariche elettrostatiche, soprattutto in ambienti a rischio elevato. Realizzati con formulati resinosi e componenti specifici che conferiscono una forte conduttività elettrica, permettono di scaricare la carica elettrica verso terra. Sono infatti indicati in aree a rischio di esplosioni o incendi, come magazzini di materiali infiammabili, reparti produttivi con apparecchiature sensibili o laboratori con macchinari delicati. Offrono una superficie liscia, continua, non porosa, resistente meccanicamente e facile da pulire.
- Pavimento in resina antistatico: progettato per ridurre la generazione di cariche elettrostatiche, con una resistività elettrica più alta rispetto al conduttivo. Sono adatti a proteggere apparecchiature elettroniche da scariche che potrebbero danneggiarle, prevenendo interferenze elettriche.
La differenza principale è che il pavimento conduttivo dissipa attivamente la carica verso terra, mentre quello antistatico limita la sua formazione. Prosegui sulla pagina PRIMA PAVIMENTI, dedicata alle pavimentazioni in resina AST/ESD>>
I pavimenti in resina sono particolarmente adatti per tutti i tipi di industrie alimentari o di trasformazione alimentare , che seguono protocolli come HACCP e BRC. Le soluzioni certificate PRIMA PAVIMENTI rispondono pienamente ai requisiti igienico-sanitari richiesti da queste normative, in quanto sono:
- Superfici continue e senza fughe: la mancanza di giunti o fughe impedisce l’accumulo di polvere, batteri e sporco, facilitando la pulizia e la sanificazione, aspetti fondamentali per il rispetto degli standard HACCP e BRC.
- Impermeabili: i pavimenti in resina sono impermeabili e resistono agli agenti chimici utilizzati quotidianamente per la pulizia e la sanificazione, garantendo durata e sicurezza igienica nel tempo.
- Facili da pulire e sanificare: la superficie liscia e continua permette una rapida e efficace detersione, anche con acqua a pressione e vapore, essenziale per mantenere alti standard igienici.
- Resistenza meccanica e chimica: sono progettati per sopportare carichi pesanti, urti e aggressioni chimiche (residui delle lavorazioni, oli, acidi alimentari, versamenti), caratteristiche importanti in ambienti industriali ad alta intensità come quelli alimentari.
- Finiture antiscivolo: sono sicuri perché possono essere realizzati con diversi gradi di finiture antiscivolo, tutelando la sicurezza dei lavoratori, importante in ambienti dove si lavorano liquidi o si usano carrelli elevatori.
- Conformità e certificazioni: i pavimenti in resina possono essere realizzati con materiali certificati antibatterici secondo normative come ISO22196:2011 e sono conformi ai protocolli HACCP, anche se la certificazione HACCP non è obbligatoria per la pavimentazione stessa ma per la sua conformità ai requisiti igienici e di sicurezza.
Le caratteristiche uniche e distintive dei sistemi certificati Prima Pavimenti per ambienti industriali sono molteplici per ogni specifico settore e garantiscono funzionalità, sicurezza, igiene, durabilità e personalizzazione, per un servizio chiavi in mano.
I sistemi in resina di PRIMA PAVIMENTI si differenziano per settore principalmente in base alle caratteristiche tecniche e funzionali richieste, adattandosi alle specifiche esigenze di ogni ambito industriale o civile.
Ecco una sintesi delle principali differenziazioni:
- Settore industriale ad alto rischio elettrostatico: Prima Pavimenti propone rivestimenti elettroconduttivi e dissipativi a base di resine epossidiche con speciali quarzi conduttivi, ideali per industrie elettroniche, farmaceutiche, automobilistiche, aeronautiche e spazi con prodotti infiammabili o polveri combustibili. Questi sistemi proteggono da scariche elettrostatiche, rispettando normative come la CEI EN 61340-5-1, e sono certificati per basse emissioni (AgBB).
- Pavimenti autolivellanti per traffico medio-pesante: Sistemi a base di resina poliuretanica alifatica o epossidica, lisci, elastici e con ottimo aspetto estetico, indicati per magazzini, aree di stoccaggio, scuole, uffici, showroom e ambienti civili. Questi offrono superfici continue, facili da pulire e con buona resistenza chimica e meccanica.
- Pavimenti per industrie meccaniche, automobilistiche, cartiere, tessili e aeronautiche: Utilizzo di sistemi Mapei Mapefloor, a base epossidica, resistenti a oli, sostanze acide, usura e frequenti lavaggi, adatti anche per ambienti con esigenze antincendio o antiesplosione e per aree con traffico medio-pesante o stoccaggio automatizzato.
- Sistemi resin-cementizi ad alto spessore: Per ambienti con elevata movimentazione, come magazzini verticali e percorsi di carrelli trilaterali o navette AGV, si utilizzano malte resinose con spessori da 5 a 30 mm, garantendo elevata resistenza meccanica e planarità senza giunti.
- Pavimenti per il settore sanitario e farmaceutico: I sistemi certificati possono essere soluzioni autolivellanti a base di resina poliuretanica alifatica come Mapeflor Comfort AL/X per le aree a basso e medio rischio o come MasterTop 1273 AS autolivellante epossidico per ottenere pavimentazioni antistatiche resina nelle aree classificate ad alto rischio, come le sale operatorie. Le soluzioni adottate da PRIMA PAVIMENTI sono progettate per garantire elevati standard di igiene, resistenza chimica e facilità di sanificazione, fondamentali per ambienti asettici come quelli ospedalieri e farmaceutici. In particolare, Prima Pavimenti offre sistemi certificati con ampio spettro di resistenza ad acidi, alcali, grassi, oli, solventi e soluzioni saline, adatti a sopportare le aggressioni chimiche tipiche di questo settore.
- Sistemi HACCP per il settore alimentare ed enologico: Per ambienti in cui è necessaria la sicurezza alimentare e sul lavoro. Utilizzo di sistemi in resina multistrato epossidica o il più performate Ucrete poliuretano-cemento studiati ad hoc per ogni fase della produzione alimentare, dalla lavorazione alla conservazione (magazzini freddo e celle) e confezionamento, garantendo superfici continue resistenti a liquidi, oli, acidi e shock termici, che impediscono l’accumulo di batteri, muffe e sporco.
- Applicazioni estetiche per ambienti commerciali: Pavimenti in resina trasparenti o decorativi, come il terrazzo alla veneziana epossidico, sono impiegati in centri commerciali, musei, scuole, teatri, ristoranti e uffici, dove oltre alla funzionalità si richiede un forte impatto estetico.
- Pavimenti per il settore Parking: i sistemi applicati da PRIMA PAVIMENTI sono rivestimenti multistrato in resina epossidica e poliuretanica, capaci di sopportare traffico medio-pesante, agenti chimici come carburanti, oli, lubrificanti e sali disgelanti. Progettati per garantire alta resistenza meccanica, chimica e all’usura, oltre a proprietà antiscivolo e impermeabilità. Questi sistemi sono conformi alle normative europee Europarking e sono adatti a parcheggi interrati, multipiano, autorimesse e garage, sia pubblici che privati.
I sistemi PRIMA PAVIMENTI soddisfano le esigenze di sicurezza degli ambienti sensibili con soluzioni specifiche e certificate, conformi alla normativa, progettate ad hoc per garantire elevati standard di sicurezza e resistenza.
Innanzi tutto, le soluzioni PRIMA PAVIMENTI sono conformi alle normative di sicurezza: tutti i sistemi applicati da Prima Pavimenti sono certificati secondo direttive DIN EN e rispondono agli standard di sicurezza sul lavoro, inclusi requisiti antiscivolo e di resistenza, garantendo ambienti conformi alle normative vigenti.
Uno dei punti fermi è inoltre, la sostenibilità e sicurezza ambientale: PRIMA PAVIMENTI utilizza materie prime a basse o VOC FREE, sistemi resinosi inodori e atossici, ecosostenibili non nocivi alla salute degli operatori.
Aree sensibili ESD e ATEX: Sono fondamentali soluzioni dedicate , ovvero rivestimenti in resina con caratteristiche antistatiche, dissipative o conduttive che garantiscano la sicurezza degli operatori, delle apparecchiature e dei prodotti. Trovano applicazione nell’industria elettronica, nei magazzini con mezzi AGV, o in quelle aree dove è stata valutata la probabile presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, in cui sono presenti sostanze infiammabili allo stato di vapori, gas, nebbie o polveri con aria in determinate condizioni atmosferiche, in cui l’eventuale combustione può causare deflagrazioni.
Aree sensibili con umidità di risalita: Utilizzo di sistemi in resina multistrato epossidici traspiranti e certificati, che permettono di rivestire calcestruzzo fresco o molto umido senza che l’umidità si accumuli tra il supporto e il pavimento, evitando così il distacco e la formazione di bolle. Quando necessario, PRIMA PAVIMENTI applica una barriera chimica al vapore (un compound epossi-cementizio) che crea una protezione contro l’umidità di risalita, impedendo il distacco della resina. Nei casi di massetti privi di barriera al vapore (foglio di polietilene sotto il massetto), tipici delle vecchie costruzioni, Prima Pavimenti installa una barriera al vapore adeguata per bloccare la risalita dell’umidità.
Ambienti sensibili al rumore: come uffici, sale conferenze, studi professionali e abitazioni, poiché contribuiscono a creare un ambiente più tranquillo e confortevole. La capacità fonoassorbente è dovuta
anche alla struttura porosa della resina e alla possibilità di applicare strati sottili di materiali specifici per l’isolamento acustico. Un esempio dei sistemi certificati installati da Prima Pavimenti sono il MasterTop 1325 pavimento poliuretanico autolivellante di tipo comfort, fonoassorbente e il sistema MapeFloor Comfort System di Mapei, un pavimento in resina continuo e fonoassorbente.
Aree sensibili con forti shock termini o basse temperature: PRIMA PAVIMENTI applica sistemi specifici come Sikafloor® e Ucrete® poliuretano-cemento, noti per le loro eccellenti prestazioni in condizioni estreme. Questi pavimenti resistono a spandimenti di materiali fino a 150°C e a versamenti criogenici occasionali (es. azoto liquido), con un’ottima capacità di sopportare shock termici e meccanici in ambienti gravosi. Sono stati progettati per operare anche a temperature molto basse (fino a -45°C), con formulazioni speciali per garantire adesione e indurimento corretto anche in condizioni climatiche rigide.
PAVIMENTI IN RESINA - Estetica e Personalizzazione
Le malte cementizie auto-livellanti e il microcemento sono rivestimenti a base cementizia che si caratterizzano per una maggiore matericità e un effetto più naturale. Costituiti da speciali leganti idraulici ad indurimento ultrarapido, per realizzare pavimentazioni ed elementi architettonici, in uno spessore compreso tra 5 e 40 mm. Possono essere levigati a secco, per ottenere un effetto simile alle pietre naturali, oppure miscelati con inerti di vario tipo e poi levigati e lucidati per ottenere pavimentazioni tipo “terrazzo alla veneziana”.
Le opzioni di design disponibili per i pavimenti industriali in resina sono molteplici e variano in base alle esigenze specifiche dell’ambiente e alle preferenze estetiche:
Colori e decorazioni: I pavimenti in resina sono disponibili in una vasta gamma di colori.
Finiture: Possono essere opache, lucide. Spatolate o nuvolate.
Texture: le texture possono essere lisce o ruvide adattandosi a diverse esigenze di grip e resistenza.
Per scegliere il colore e il design dei pavimenti industriali in resina, è consigliabile considerare diversi aspetti chiave. I pavimenti in resina neutra o di colore chiaro sono generalmente consigliati per ambienti industriali poiché offrono un aspetto pulito e professionale, facilitando la rilevazione di versamenti, detriti e potenziali pericoli sulla superficie del pavimento. In caso di colori istituzionali, o rafforzare il brand, Prima Pavimenti realizza progetti customizzati, operando a fianco di Direzione Lavori e Progettisti. È sempre consigliabile bilanciare estetica e praticità, scegliendo un colore che si integri con il design generale della struttura e soddisfi i requisiti funzionali. Prosegui pagina soluzioni per gli ambienti retail >>
È possibile scegliere tra una vasta gamma di colori (vivaci o neutri) e finiture diverse, come superfici lisce, uniformi, nuvolate, spatolate o antiscivolo, per adattarsi a qualsiasi stile e ambiente.
Le finiture possono essere lucide, opache, spatolate, con decorazioni, loghi, immagini o disegni personalizzati, permettendo una grande libertà estetica e personalizzazione.
Sì, oltre all’aspetto estetico, i pavimenti possono essere personalizzati nelle caratteristiche funzionali, composizione, spessore, metodi di applicazione e finiture tecniche (ad esempio superfici con diverso grado di antisdrucciolo, antipolvere o con elevata resistenza meccanica). Ecco un esempio Prima Pavimenti di soluzione in resina customizzata per Flagship Store >>
L’assenza di fughe rende il pavimento esteticamente più piacevole, continuo e facile da pulire, oltre a garantire maggiore resistenza meccanica e chimica.
Si, è possibile. Prima Pavimenti ha realizzato progetti commerciali con queste caratteristiche.
Leggi il Case History: Galleria Commerciale con pavimentoin resina e PVC>>
Sì, è possibile personalizzare ampiamente il pavimento in resina dal punto di vista estetico. La resina offre una vasta gamma di possibilità creative in termini di colori, effetti e finiture, rendendola un materiale altamente versatile.
Le opzioni di personalizzazione includono:
- Colori È possibile scegliere tra una vasta gamma di colori RAL, dai neutri e naturali ai colori vivaci.
- Finiture Sono disponibili diverse finiture, come lisce, opache, lucide (effetto specchiato), ruvide, satinate o spatolate, nuvolate.
- Effetti decorativi È possibile creare effetti decorativi o includere elementi (come ad es. il marmo – leggi il Case History>>) nel pavimento.
- Inclusioni È possibile incorporare loghi, decorazioni, simboli o indicazioni direttamente nella pavimentazione.
PAVIMENTI IN RESINA - Riqualificazione e Manutenzione
I pavimenti in resina possono essere riparati e rinnovati con relativa facilità, con gli stessi sistemi resinosi utilizzati in origine, per la realizzazione, previa verifica tecnica delle problematiche in essere.
Sì, è possibile rivestire un vecchio pavimento industriale con le resine. Prima Pavimenti consiglia di valutare attentamente lo stato del pavimento esistente con il suo staff tecnico. La superficie deve essere uniforme e pulita. Prima di applicare il nuovo rivestimento in resina, vengono messe in pista una serie di azioni correttive, per riparare la superficie e preparala, al fine di garantire una massima adesione del nuovo sistema in resina.
Sì, possono essere applicati anche su pavimentazioni preesistenti. Se le superfici sono danneggiate (buchi, crepe, giunti degradati) è necessaria riparazione e ripristino prima della realizzazione del rivestimento in resina.
Possiamo trovarci di fronte a molte casistiche:
- pavimento industriale in calcestruzzo contaminato da oli, molto sporco,
- pavimento industriale in calcestruzzo fessurato, con crepe
- pavimento industriale in calcestruzzo danneggiato nei giunti di costruzione
- pavimento industriale in calcestruzzo con umidità di risalita.
- pavimento industriale in calcestruzzo con avvallamenti.
- pavimento industriale con rivestimento in resina usurato, in parte distaccato.
- pavimento industriale con verniciatura, in parte distaccata.
- pavimento industriale con rivestimento in resina usurato, di bassa qualità.
Si, è possibile. Con i rivestimenti in resina ristrutturare senza demolire totalmente è facile da realizzare. Prima Pavimenti si occupa del ripristino di pavimenti industriali in calcestruzzo o di pavimenti industriali che presentano verniciature superficiali o rivestimenti in resina molto usurati, per le quali è necessario un recupero funzionale. Anche se il pavimento sembra molto danneggiato o sporco, quasi irrecuperabile, i nostri tecnici possono consigliare la giusta soluzione per quel tipo di pavimentazione e attività.
Prima Pavimenti, in caso di sottofondi umidi e/o in presenza di umidità di risalita, propone specifici rivestimenti multistrato traspiranti, formulati con buona permeabilità al vapore acqueo che impediscono la formazione di bolle sulla superficie resinosa, mantenendola sempre perfettamente performante.
Rinnovo superficiale del rivestimento tramite levigatura e applicazione di nuove mani di resina epossidica o poliuretanica, soprattutto quando il rivestimento risulta fortemente consumato o macchiato.
Interventi di restauro più profondi, come il taglio e la demolizione parziale del pavimento e del sottofondo per riparazioni strutturali, seguiti da un nuovo ripristino con formulati in resina, utili in caso di scassi per impianti o danni gravi.
PRIMA PAVIMENTI consiglia una pulizia straordinaria con detergenti più forti una o due volte all’anno per pavimenti industriali, per rimuovere accumuli di sporco e graffi più profondi.
Se non ci si affida ad un servizio esterno specializzato, bisogna evitare certi comportamenti che a volte si portano avanti solo per abitudine o scarsa informazione.
Per quanto riguarda l’attrezzatura, non usare mai una spugna con superficie abrasiva per lavare una macchia ostinata da un pavimento in resina. Potrebbe graffiare il vostro pavimento, soprattutto se la posa dello stesso non è stata fatta da un fornitore qualificato con sistemi in resina certificati.
Lo stesso vale per i macchinari. In ogni caso se si vuole acquistare un macchinario industriali di aspirazione polveri o per il lavaggio dei pavimenti in resina è sempre meglio non decidere da soli, ma rivolgersi a chi è competente in materia. Le attrezzature devono avere caratteristiche idonee a trattare lo specifico tipo di pavimentazione.
Non esiste una regola per la frequenza di manutenzione del tuo pavimento industriale. Ciò dipende dall’area di attività, dalla frequenza del passaggio pedonale con o senza carico e dal movimento delle macchine. Alcuni ambienti dell’industria chimica, elettronica o farmaceutica sono soggetti a problemi di elettricità statica. L’accumulo di polvere può quindi rappresentare un pericolo reale, nonostante l’installazione di un pavimento antistatico. La manutenzione giornaliera diventa un problema di sicurezza prioritario. Approfondimento>>
Durante la chiusura estiva, molte aziende e stabilimenti produttivi effettuano pulizie straordinarie e interventi di manutenzione sulle pavimentazioni industriali. Il ripristino di una pavimentazione industriale in calcestruzzo richiede una preparazione accurata del supporto, come l’analisi della resistenza dello strato superficiale, la rimozione di eventuali olii, grassi o residui, e il trattamento di lesioni e giunti.
Quando il pavimento esistente è fortemente compromesso, usurato o inquinato, una soluzione efficace è la sovrapposizione di un nuovo rivestimento in resina. Questo permette di ottimizzare i costi, la qualità e i tempi di fermo attività.
I team di aziende specializzate come Prima Pavimenti lavorano spesso durante i periodi di chiusura, come notti, weekend o festivi, per ridurre al minimo i tempi di fermo produttivo. Grazie alla versatilità e alle elevate prestazioni, i pavimenti in resina sono sempre più scelti per rispondere alle esigenze specifiche di ogni settore industriale.
Prima Pavimenti, propone dei programmi di manutenzione programmata per mantenere sempre efficienti e inalterate nel tempo le superfici.
PRIMA PAVIMENTI consiglia una pulizia straordinaria con detergenti più forti una o due volte all’anno per pavimenti industriali, per rimuovere accumuli di sporco e graffi più profondi.
La riqualificazione di una pavimentazione in resina si riferisce a un intervento mirato a ripristinare le caratteristiche funzionali, a recuperare l’efficienza, la sicurezza e l’estetica di un pavimento industriale che si è deteriorato nel tempo a causa dell’usura o di altri fattori. Questo processo permette di procedere evitando una demolizione totale, offrendo così un risultato di qualità in tempi più brevi e a costi più contenuti.
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI analizza ogni singolo progetto o richiesta, valutandone la fattibilità, mettendo in luce le criticità e offrendo la nostra esperienza per individuare la soluzione più efficace. Chiama +39 02.98282914
La riparazione di un pavimento in resina è fattibile, ma è sempre consigliabile rivolgersi a specialisti del settore per un sopralluogo e una valutazione tecnica, ai fini della corretta esecuzione e della durabilità.
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La riqualificazione di un pavimento in resina senza bloccare l’attività è possibile e viene spesso gestita intervenendo in momenti di chiusura speciali come fine settimana, festività o ponti, per minimizzare i disagi e evitare fermi produttivi, con un’attenta pianificazione tecnica e organizzativa.
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI analizza ogni singolo progetto o richiesta, valutandone la fattibilità, mettendo in luce le criticità e offrendo la nostra esperienza per individuare la soluzione più efficace. Chiama +39 02.98282914
Le domande che ci rivolgono i clienti riguardano soprattutto le caratteristiche tecniche, le performance e le applicazioni specifiche di questi sistemi in un determinato ambito industriale.
Ecco alcune delle FAQ
Quali sono i vantaggi di un pavimento in resina Prima Pavimenti?
I pavimenti Prima sono conformi alle normative di settore?
Possono essere posati su pavimentazioni esistenti?
Quanto tempo deve trascorrere prima di poter utilizzare un pavimento in resina?
PRIMA PAVIMENTI valuta sempre la quantità di umidità di risalita presente nel supporto prima di procedere con il rivestimento in resina, per proporre la soluzione più adatta alla specifica situazione.
I sistemi in resina multistrato epossidici traspiranti, permettono di rivestire calcestruzzo fresco o molto umido senza che l’umidità si accumuli tra il supporto e il pavimento, evitando così il distacco e la formazione di bolle.
Quando necessario, PRIMA PAVIMENTI applica una barriera chimica al vapore (un compound epossi-cementizio) che crea una protezione contro l’umidità di risalita, impedendo il distacco della resina.
Nei casi di massetti privi di barriera al vapore (foglio di polietilene sotto il massetto), tipici delle vecchie costruzioni, PRIMA PAVIMENTI installa una barriera al vapore adeguata a bloccare la risalita dell’umidità.
PAVIMENTI OUTDOOR
Sistemi epossidici con aggregati drenanti: alcune pavimentazioni epossidiche sono combinate con quarzi o aggregati speciali per creare superfici ruvide e porose che favoriscono il drenaggio, mantenendo al contempo un’elevata durezza superficiale e resistenza meccanica. Questi sistemi sono adatti per ambienti industriali e commerciali con necessità di durabilità e sicurezza antiscivolo.
I materiali riciclabili nei pavimenti drenanti favoriscono l’equilibrio ambientale in diversi modi chiave:
- Promuovono l’infiltrazione naturale dell’acqua piovana nel terreno, evitando il sovraccarico delle reti fognarie e riducendo il rischio di allagamenti. Questo processo aiuta a mantenere la ricarica delle falde acquifere, fondamentale per l’equilibrio idrico locale e il ciclo naturale dell’acqua.
- Limitano l’impermeabilizzazione del suolo, si tratta di materiali certificati che migliorano realmente le aree esterne, in quanto evitano la realizzazione di nuove superfici impermeabili (come, ad esempio, asfalto e cemento).
- L’uso di materiali riciclati riduce la necessità di estrarre nuove risorse naturali, diminuendo l’impatto ambientale legato all’estrazione e alla produzione di materiali da costruzione.
- Inoltre, queste pavimentazioni contribuiscono a ridurre l’effetto “isola di calore” urbano. La superficie si raffredda più velocemente in quanto il materiale poroso agevola il passaggio dell’aria.
Devi realizzare una pavimentazione drenante outdoor? Parla con l’Ufficio Tecnico PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
I materiali più ecocompatibili per pavimenti drenanti esterni sono principalmente inerti naturali selezionati e resine a basso impatto ambientale. Tra gli inerti più utilizzati e sostenibili troviamo ghiaia, graniglia di marmo, sabbia lavica, ciottoli di fiume e quarzo, che sono materiali naturali, privi di trattamenti chimici dannosi e completamente riciclabili.
Per quanto riguarda i leganti, le resine poliuretaniche alifatiche sono le più indicate per esterni grazie alla loro flessibilità, resistenza ai raggi UV, lunga durata e assenza di solventi tossici, che garantiscono basse emissioni di composti organici volatili (VOC) e non rilasciano sostanze nocive nell’ambiente. Alcuni sistemi usano anche resine epossidiche modificate in casi particolari, ma generalmente le resine poliuretaniche sono preferite per la loro sostenibilità e performance.
Le pavimentazioni drenanti migliorano la sicurezza durante i temporali principalmente perché consentono un rapido assorbimento e deflusso dell’acqua piovana, evitando l’accumulo di pozzanghere e ristagni superficiali che possono causare scivolamenti e incidenti.
In particolare:
- Assorbono grandi quantità di acqua in tempi brevi, riducendo il rischio di allagamenti e di formazione di superfici scivolose.
- Permettono all’acqua di penetrare attraverso la pavimentazione e di essere temporaneamente immagazzinata nello strato poroso sottostante, da cui viene gradualmente assorbita dal terreno o convogliata in sistemi di drenaggio sotterranei, prevenendo così il sovraccarico delle reti fognarie e il ristagno superficiale.
- Riducendo l’effetto “aquaplaning” sulle strade, diminuiscono il rischio di incidenti stradali causati dalla presenza di acqua sulla superficie viabile.
- Offrono una superficie più sicura da percorrere per pedoni e veicoli, poiché evitano il convogliamento dell’acqua in punti specifici che aumenterebbero il rischio di cadute o scivolamenti.
- Inoltre, la struttura porosa favorisce un microclima più fresco e un terreno sottostante più “respirante”, contribuendo a un ambiente più sicuro e confortevole.
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Con una posa a regola d’arte e una manutenzione minima ma costante, una pavimentazione drenante con Prima Drain Stone® è funzionale, stabile e sicura per molti anni. In contesti a traffico leggero o pedonale, la pavimentazione può mantenere le sue prestazioni anche per 15-20 anni.
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I materiali più sostenibili per pavimentazioni drenanti esterne sono quelli di origine naturale e a ridotto impatto ambientale, integrati con leganti innovativi che garantiscono basse emissioni di sostanze inquinanti.
La composizione della nostra pavimentazione drenante PRIMA DRAIN STONE® consiste in:
- Inerti naturali quali marmi, graniti, porfidi, quarzi ecc., provenienti da scarti di altre lavorazioni, esenti da lavorazioni chimiche dannose, riciclati e riciclabili.
- Uno specifico legante bi-componente a base di resine poliuretaniche alifatiche privo di agenti inquinanti e solventi, che non vengono così rilasciati nell’acqua drenata o in atmosfera.
I vantaggi sono molteplici e unici:
UV RESISTENTE: Grazie alla sua struttura e alla particolarità dei leganti utilizzati, l’aspetto estetico risulta sempre uguale nel tempo. Questa soluzione non teme i raggi solari.
CARRABILE E PEDONALE: Presenta un’alta resistenza meccanica, essendo una soluzione idonea sia al transito pedonale che a quello dei veicoli, con portata massima fino a 35 q.li.
CONTRASTO ISOLA DI CALORE: La superficie si raffredda più velocemente in quanto il materiale poroso agevola il passaggio dell’aria.
RIDOTTI TEMPI DI ESECUZIONE: Rispetto alle più comuni pavimentazioni per esterni, il sistema Prima Drain Stone consente di ridurre significativamente i tempi di posa con conseguente risparmio circa gli oneri di cantierizzazione.
VERSATILE E INCLUSIVO: Personalizzabile per inclusività, colorazione, disegni, scritte, vie d’esodo e curve granulometriche.
DISGELO E SICUREZZA: Ingelivo. OTTIMA RISPOSTA AI CICLI DI GELO/DISGELO. Sempre asciutto, sicuro e agevole ad essere percorso anche, da carrozzine, persone con disabilità motorie e/o altre inabilità anche temporanee.
MANUTENZIONE E PULIZIA: Di facile manutenzione ordinaria e straordinaria, senza utilizzo di detergenti, solo con acqua a medio/bassa pressione.
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I vantaggi estetici della soluzione drenante PRIMA DRAIN STONE® per esterni sono molteplici e rilevanti:
- Aspetto naturale e di pregio: La graniglia è composta da scaglie di materiali naturali come marmo, porfido, graniti e quarzi, che conferiscono alla pavimentazione un aspetto elegante, raffinato e molto personalizzabile grazie alla vasta gamma di colori e forme degli inerti disponibili.
- Elevata personalizzazione: È possibile combinare diversi tipi di graniglie e colori per creare superfici uniche e su misura, adattabili a qualsiasi contesto esterno, dal cortile al piazzale, valorizzando l’ambiente circostante con texture e tonalità naturali.
- Luminosità e brillantezza: I pavimenti in graniglia sono noti per la loro luminosità, che può essere mantenuta e valorizzata con una lucidatura periodica, esaltando così il fascino estetico della superficie anche all’esterno.
- Design versatile: Pur avendo un’origine storica e un aspetto vintage, la graniglia si integra bene anche in contesti moderni, permettendo abbinamenti con materiali contemporanei come legno, metallo e vetro, rendendo la pavimentazione esterna elegante e attuale.
- Texture naturale e antiscivolo: La superficie granulosa e porosa non solo migliora la sicurezza ma aggiunge anche un valore estetico grazie alla sua texture naturale e materica, che esalta la bellezza della pietra e si adatta armoniosamente agli spazi esterni
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Prima Drain Stone® è rispetta l’ambiente e garantisce una permeabilità totale grazie ai suoi componenti:
- uno specifico legante bi-componente privo di agenti inquinanti e solventi, che non vengono così rilasciati nell’acqua drenata o in atmosfera;
- pietre naturali quali marmi, graniti, porfidi, quarzi ecc., provenienti da scarti di altre lavorazioni.
Utilizziamo solo prodotti certificati di altissima qualità e fornitori di alto livello, tra i principali rappresentanti del settore. Prima Drain Stone® è inoltre una soluzione che contribuisce alla formazione dei crediti Leed dell’edificio ed è rispettoso dei principali Criteri Ambientali Minimi (CAM).
PAVIMENTI INDUSTRIALI
PAVIMENTI INDUSTRIALI - Domande Tecniche e di Applicazione
I pavimenti industriali in calcestruzzo sono superfici continue realizzate con una piastra di calcestruzzo, spesso armato, gettata direttamente in opera con uno spessore generalmente compreso tra 15 e 25 cm, spesso completate da uno strato antiusura per resistere all’abrasione. Sono progettati per garantire resistenza meccanica elevata, durabilità nel tempo e capacità di sopportare carichi pesanti e sollecitazioni tipiche degli ambienti industriali, come il traffico intenso di carrelli elevatori, camion e macchinari.
La revisione nel 2018 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008 e aggiornamento 17/01/2018), ricomprende le pavimentazioni industriali nelle opere strutturali, quindi oggetto anch’esse di progettazione. Le pavimentazioni in calcestruzzo vengono quindi eseguite seguendo le specifiche di progetto.
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La norma UNI 11146:2005 definisce criteri per progettazione, costruzione e collaudo dei pavimenti industriali in calcestruzzo.
Il progetto deve essere affidato a professionisti qualificati, data la complessità tecnica e normativa.
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Il nostro approccio strutturato si basa su più di 40 anni di esperienza nel settore delle pavimentazioni: soluzioni certificate e sostenibili, saper ascoltare il cliente per dare sempre risposte adeguate a ogni esigenza. Principalmente il nostro approccio si basa sui seguenti punti:
- Progettazione “chiavi in mano” personalizzata: PRIMA PAVIMENTI offre un servizio completo che va dalla progettazione, all’esecuzione e infine alla consegna, ovvero un unico interlocutore per il cliente dall’inizio alla fine del cantiere, garantendo così coerenza e qualità in tutte le fasi.
- Ufficio tecnico e analisi: PRIMA PAVIMENTI dispone di un team interno di esperti che si occupano di tutti gli aspetti tecnico commerciali, inerenti alla progettazione, (valutazione della capacità portante del terreno, delle tensioni indotte de dimensionamento dei carichi statici e dinamici, del mix design del calcestruzzo, spessori, armatura della superficie, corazzatura, dimensionamento dei giunti, tipologia di pavimentazione) per offrire al cliente la soluzione più adatta alle esigenze della sua azienda e alla tipologia di attività.
- Finitura superficiale e durabilità: PRIMA PAVIMENTI applica trattamenti antipolvere consolidanti per migliorare le resistenze meccaniche e ridurre la permeabilità della superficie o il più performante trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento Prima Polishing Fast System®.
- Supporto e consulenza anche dopo la conclusione del progetto: PRIMA PAVIMENTI rimane sempre al fianco dei clienti, per piani manutenzione programmata del pavimento, o per successivi interventi per assicurare il mantenimento della funzionalità e durabilità.
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Non è possibile generalizzare, dipende dal tipo di progetto e dalla destinazione d’uso, ma in ogni caso sono auspicabili spessori di almeno 7-8 cm su solaio e 10-12 cm o maggiori su massicciata di sottofondo.
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L’armatura “ideale” è composta da una soluzione mista rete elettrosaldata + fibre di acciaio/strutturali sintetiche. Possiamo tranquillamente affermare che è ampiamente consolidata l’esperienza di pavimentazioni armate con solo fibre.
Può essere frattazzata (superficie ruvida, antiscivolo) o lucidata (liscia, senza polvere e più facile da pulire).
Richiede tempi lunghi di asciugatura (fino a 28 giorni), con necessità di preparazione accurata del sottofondo e gestione dei giunti.
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Il calcestruzzo lucidato è più facile da pulire e meno polveroso rispetto al calcestruzzo non trattato per alcune ragioni:
- Superficie liscia e sigillata: Il processo di lucidatura crea una superficie molto liscia e levigata che riduce la possibilità che polvere e sporco si accumulino. Inoltre, le superfici lucidate sono spesso trattate con sigillanti che impediscono l’assorbimento di polvere o detriti.
- Minore porosità: Il calcestruzzo non trattato tende ad essere più poroso, il che significa che la polvere può penetrare facilmente nella superficie. Al contrario, un calcestruzzo lucidato ha una porosità molto inferiore, quindi la polvere tende a rimanere sulla superficie e può essere facilmente rimossa.
- Meno abrasione: Poiché la superficie del calcestruzzo lucidato è compatta, la polvere che si genera con l’usura è minima. Al contrario, il calcestruzzo non trattato tende a generare più polvere a causa dell’abrasione della superficie grezza.
Sicuramente le pavimentazioni in calcestruzzo sono adatte alla realizzazione in esterni adottando le necessarie attenzioni in fase di posa e con l’utilizzo di un adeguato calcestruzzo.
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La scelta tra una finitura liscia o ruvida per un pavimento industriale in calcestruzzo dipende principalmente dall’uso previsto e dalle condizioni ambientali. Viene valutata in fase di progetto da PRIMA PAVIMENTI.
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La corrosione del pavimento industriale in calcestruzzo è causata principalmente da agenti chimici aggressivi (sali, acidi), da umidità e infiltrazioni d’acqua, da difetti nella composizione e posa del calcestruzzo, (errato mix-design, eccesso d’acqua, mancanza od errata gestione di additivi, errata curva degli inerti, errato dimensionamento dei riquadri di calcestruzzo) che favoriscono la formazione di bolle e da sollecitazioni meccaniche e cicli di gelo-disgelo che ne compromettono la superficie e la durabilità.
- Sali disgelanti: come il cloruro di sodio e il cloruro di calcio, che penetrano nelle porosità del calcestruzzo. Il cloruro di calcio è particolarmente corrosivo perché attacca la pasta di cemento, intaccando la calce Ca(OH)2 e formando ossicloruro di calcio idrato, che degrada la struttura del calcestruzzo. Anche il cloruro di sodio può innescare reazioni dannose, come la reazione alcali-aggregati, causando distacchi superficiali (pop-out) se sono presenti aggregati reattivi o efflorescenze saline.
- Acque acide: espongono gli aggregati che si disgregano, creando fessurazioni a ragnatela, rigonfiamenti, distacchi, accelerando la corrosione chimica del calcestruzzo.
- Umidità e infiltrazioni d’acqua, che possono saturare il calcestruzzo e indebolirne l’integrità strutturale. L’acqua all’interno del calcestruzzo reagisce con composti solubili, favorendo la formazione di vuoti e delaminazioni superficiali, specialmente se la pavimentazione è porosa o poco impermeabilizzata.
- Gas intrappolati nel calcestruzzo fresco, come bolle d’aria o gas idrogeno prodotto da reazioni chimiche interne (ad esempio con particelle di alluminio nelle ceneri da RSU), che creano difetti strutturali come bolle superficiali, distacchi e rigonfiamenti, riducendo la resistenza e aumentando la permeabilità del calcestruzzo.
- Carichi meccanici elevati e abrasione, che possono causare scheggiature e usura superficiale, facilitando l’azione corrosiva di agenti chimici e l’ingresso di acqua.
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI analizza ogni singolo progetto o richiesta, valutandone la fattibilità, mettendo in luce le criticità e offrendo la nostra esperienza per individuare la soluzione più efficace. Chiama +39 02.98282914
La fessurazione del calcestruzzo è causata principalmente da sollecitazioni di trazione superiori alla resistenza del materiale, che è molto resistente a compressione ma ha una bassa resistenza a trazione. Le fessure possono manifestarsi come macrofessure visibili o microfessure invisibili e rappresentano un problema soprattutto per la durabilità del calcestruzzo.
Le cause più comuni della fessurazione sono:
- Ritiro igrometrico: il calcestruzzo si restringe durante l’essiccazione e l’indurimento a causa dell’evaporazione dell’acqua in eccesso, causando tensioni interne che generano fessure.
- Eccesso d’acqua nella miscela: aggiungere troppa acqua riduce la resistenza e aumenta il ritiro, facilitando la formazione di crepe.
- Rapida essiccazione: un’asciugatura troppo veloce, soprattutto in condizioni climatiche calde o secche, favorisce la formazione di fessure.
- Mancanza o errata realizzazione di giunti di controllo/dilatazione: questi giunti guidano le fessure in punti prestabiliti; la loro assenza o dimensionamento errato provoca fessurazioni indesiderate.
- Stagionatura inadeguata: una cura insufficiente del calcestruzzo durante l’indurimento può favorire il ritiro e le fessurazioni.
- Errori nella posa in opera: spessori insufficienti, sottofondi irregolari, riprese di getto senza adeguata adesione, presenza di tubature mal posizionate e sollecitazioni continue (ad esempio traffico veicolare) possono causare fessurazioni.
- Corrosione delle armature metalliche: con il tempo, la corrosione provoca un aumento di volume delle armature, che induce fessurazioni e spalling del calcestruzzo.
Altri fattori includono la contrazione termica, i vincoli interni o esterni allo scorrimento e l’assestamento del sottofondo.
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI sottolinea l’importanza di affidarsi ad aziende che hanno lunga esperienza e know-how e possano fornire reali garanzie di qualità e durata. Se hai delle domande chiama +39 02.98282914
No, nessuna azienda può garantire l’assenza totale di crepe poiché il calcestruzzo tende a fessurarsi, ma si possono adottare accorgimenti tecnici per ridurre il rischio.
STABILITÀ E CARICHI
Per garantire la stabilità e la durabilità, cedimenti o danni strutturali che potrebbero compromettere l’uso dell’area industriale o del magazzino, le pavimentazioni devono essere in grado di sopportare carichi statici e dinamici. Il trasferimento di questi carichi alla pavimentazione in cls avviene tramite la lastra di calcestruzzo, opportunamente dimensionata e connessa tramite giunti, che distribuisce le sollecitazioni alla massicciata e al sottofondo, progettati per garantire stabilità e limitare deformazioni, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dei carichi e delle condizioni di esercizio.
TRATTAMENTI SUPERFICIALI
Ai fini della pulizia e della durabilità adottiamo adeguati indurenti superficiali, trattamenti antipolvere e/o consolidanti, che vanno a migliorare le caratteristiche meccaniche.
- Invia una mail oppure
- PARLA CON NOI +39 02.98282914 , per ricevere assistenza personalizzata e rapida.
La resistenza all’abrasione è un fattore cruciale che influisce direttamente sulla durabilità del calcestruzzo, specialmente in applicazioni soggette a sollecitazioni meccaniche come pavimentazioni industriali o strutture esposte a traffico pesante. , Un’alta resistenza all’abrasione migliora la durabilità del calcestruzzo proteggendolo dall’usura superficiale, mantenendo le sue proprietà meccaniche nel tempo e riducendo la necessità di interventi di manutenzione
Ecco come la resistenza all’abrasione incide sulla durabilità:
- Protezione contro l’usura meccanica: Un calcestruzzo con elevata resistenza all’abrasione è meno soggetto a deterioramento superficiale causato da sfregamenti, impatti o passaggio di veicoli, mantenendo intatte nel tempo le sue caratteristiche meccaniche e fisiche essenziali per la sicurezza e funzionalità della struttura.
- Composizione e qualità degli aggregati: La resistenza all’abrasione dipende fortemente dalla qualità degli aggregati utilizzati, soprattutto quelli grossi, e dalla pasta cementizia. Aggregati sintetici ad alte prestazioni, combinati con un basso rapporto acqua/cemento, contribuiscono a migliorare la resistenza all’abrasione e quindi la durabilità complessiva del calcestruzzo.
- Riduzione della porosità: La diminuzione della porosità della malta cementizia superficiale, ottenuta anche tramite l’uso di additivi come il fumo di silice, aumenta la durezza superficiale e la resistenza all’abrasione, limitando l’ingresso di agenti aggressivi e la formazione di microfessure che potrebbero compromettere la durabilità.
- Effetti sul ritiro e tenacità: Un calcestruzzo con elevata resistenza all’abrasione tende ad avere un ritiro ridotto e una maggiore tenacità, caratteristiche che contrastano efficacemente le deformazioni lente e i fenomeni di degrado meccanico nel tempo, migliorando la vita utile della struttura.
- Impatto ambientale e sostenibilità: L’adozione di materiali riciclati e di aggregati sintetici non solo migliora la resistenza all’abrasione, ma contribuisce anche a una durabilità sostenibile, riducendo la necessità di manutenzioni frequenti e quindi l’impatto ambientale complessivo.
In sintesi, fattori essenziali per garantire la sicurezza e la funzionalità delle strutture in cui è impiegato.
Hai delle domande? Devi realizzare una pavimentazione industriale in calcestruzzo? Parla con il nostro Ufficio Tecnico. Chiama +39 02.98282914
La tecnologia Laser Screed permette una stesura uniforme, riduce tempi e costi e supera i problemi della posa manuale.
Le pavimentazioni con Laser Screed sono pavimenti industriali in calcestruzzo realizzati tramite una tecnologia avanzata che utilizza una vibrofinitrice a controllo laser. Questo macchinario è dotato di un braccio telescopico con una staggia vibrante che staggia (livella) e vibro compatta il calcestruzzo contemporaneamente, assicurando una planarità e un’orizzontalità estremamente precise della superficie.
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- Elevata planarità e uniformità: la tecnologia laser controlla in tempo reale la superficie durante la stesura, garantendo un livello di planarità molto superiore rispetto ai metodi tradizionali.
- Maggiore resistenza e durabilità: grazie alla vibro compattazione, il calcestruzzo contiene meno aria inglobata, risultando più compatto e resistente.
- Riduzione dei tempi di posa: la macchina permette di stendere grandi superfici (fino a 2.000-2.500 mq al giorno) più rapidamente rispetto ai metodi manuali.
- Minore numero di giunti di costruzione: le campiture più ampie riducono la necessità di giunti, che sono punti di debolezza della pavimentazione, e quindi diminuiscono anche i costi di manutenzione futura.
- Uso di calcestruzzo con minore consistenza (classe S3): rispetto ai metodi tradizionali che richiedono calcestruzzo più fluido (S4-S5), si risparmia anche economicamente.
- Maggiore precisione e minor lavoro manuale: il sistema computerizzato elimina gli errori umani e riduce la manodopera necessaria, aumentando efficienza e qualità. Notevole diminuzione dei potenziali difetti di planarità che si potrebbero manifestare durante il processo di posa.
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Questa tecnologia è particolarmente indicata per grandi aree industriali, magazzini, impianti robotizzati e scaffalature che richiedono superfici perfettamente lineari e resistenti. Prosegui sulla pagina dedicata >>
Sì, con tecnologie ad alta innovazione come il sistema post-teso (armatura con cavi in acciaio armonico che pre-sollecitano il calcestruzzo) e il sistema jointless (calcestruzzo modificato e posa con Laser Screed).
Le pavimentazioni industriali senza giunti, dette anche “jointless”, sono prive (o quasi) di giunti di contrazione e controllo, che normalmente servono a controllare le tensioni generate dal ritiro del calcestruzzo durante l’asciugatura. Questi giunti, però, rappresentano spesso un punto debole, soggetto a degrado, crepe, imbarcamenti (curling) e quindi a frequenti interventi di manutenzione.
Grazie all’utilizzo di calcestruzzi di particolare formulazione (modificati con additivi espandenti e/o riduttori di ritiro idraulico), e armature speciali, è possibile realizzare pavimentazioni JointLess (eliminando i giunti di controllo, sensibili al traffico veicolare) con la TECNICA DEL CALCESTRUZZO A RITIRO CONTROLLATO. Prosegui sulla pagina dedicata PRIMA PAVIMENTI>>
Le pavimentazioni industriali senza giunti sono prive (o quasi) di giunti di contrazione e controllo garantiscono:
- una superficie più resistente, duratura e uniforme
- l’eliminazione delle spese di manutenzione legate al degrado dei giunti
- aumento della velocità di transito dei mezzi di movimentazione
- riduzione dei costi di manutenzione ai mezzi di movimentazione
- riduzione delle malattie professionali insorgenti a causa dei sobbalzi e degli urti
- aumento della produttività
- pulizia più facile.
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I vantaggi principali dei pavimenti industriali in calcestruzzo senza giunti (jointless) rispetto a quelli tradizionali con giunti sono:
- Maggiore durabilità e resistenza: eliminando i giunti di contrazione, che sono i punti deboli soggetti a degrado e manutenzione, si riduce il rischio di fessurazioni, crepe e imbarcamenti (curling) tipici delle lastre frazionate.
- Minori costi di manutenzione nel medio-lungo periodo: anche se il costo iniziale di realizzazione è superiore per via delle accortezze tecniche e progettuali richieste, si compensano con la riduzione delle riparazioni dei giunti e dei danni causati ai carrelli elevatori.
- Migliore planarità e uniformità della superficie: l’assenza di giunti evita problemi di dislivelli che possono compromettere la sicurezza e l’efficienza della movimentazione di carichi e veicoli industriali.
- Maggiore sicurezza e comfort operativo: la superficie senza interruzioni facilita la movimentazione di muletti e altri mezzi, riducendo rischi di incidenti e usura dei mezzi.
- Riduzione dei disagi operativi: non essendoci giunti da riparare o sostituire, si evitano fermi macchina e interruzioni di attività per manutenzioni frequenti.
- Soluzioni tecnologiche avanzate: la posa con tecnologie come il Laser Screed e l’uso di calcestruzzo a ritiro compensato o post-teso consente di realizzare grandi superfici senza giunti, con prestazioni elevate e durature.
I pavimenti senza giunti sono una soluzione tecnologica avanzata ideale per settori con alta movimentazione e carichi pesanti, come magazzini e logistica, garantendo una pavimentazione più resistente, sicura e con minori costi di gestione nel tempo rispetto ai pavimenti tradizionali con giunti.
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Le pavimentazioni senza giunti sono particolarmente indicate in contesti industriali come magazzini della grande distribuzione e logistiche con elevato traffico e movimentazione di merci, dove è importante evitare interruzioni nella viabilità e ridurre i costi di manutenzione dovuti ai giunti tradizionali che tendono a deteriorarsi con il tempo e l’uso intenso. Prosegui sulla pagina dedicata PRIMA PAVIMENTI>>
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Eliminano i giunti, riducono fessurazioni, migliorano la planarità, aumentano il comfort d’uso, la resa estetica e riducono i costi di manutenzione.
Le pavimentazioni industriali ad alta planarità controllata sono superfici di calcestruzzo realizzate con tecniche e materiali speciali per garantire un livello estremamente elevato di planarità e livellamento. Questi pavimenti sono progettati per ambienti industriali come magazzini con scaffalature alte e movimentazione di carrelli elevatori, dove la precisione della superficie è fondamentale per la sicurezza e l’efficienza operativa.
Viene effettuato il monitoraggio laser durante la posa tramite l’impiego di vibro-stenditrici laser (Laser Screed) permettono di controllare la planarità “passo passo” durante il getto del calcestruzzo, garantendo elevati standard di orizzontalità e riducendo i giunti di costruzione.
Devono rispondere a requisiti di tolleranza di planarità molto ristretti, conformi a normative come la DIN 15185, DIN 18202, VDMA e UNI 11146:2005, che definiscono i limiti massimi di dislivello ammessi per garantire sicurezza e funzionalità.
Le soluzioni PRIMA PAVIMENTI tengono conto del sistema di movimentazione all’interno dell’azienda cliente, per ottimizzare il flusso merci in tutta sicurezza. Prosegui sulla pagina dedicata PRIMA PAVIMENTI>>
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Movimentazione delle merci più veloce e sicura.
Superficie estremamente liscia e livellata: riduce vibrazioni e movimenti del carico, prevenendo danni a merci, scaffali e mezzi di movimentazione.
Precisione millimetrica: in magazzini automatici con scaffalature alte, si utilizzano tecniche di piallatura con precisione al decimo di millimetro per ottenere planarità ottimale.
Elevata resistenza meccanica.
Riduzione dei costi di manutenzione.
I pavimenti ad altissima planarità sono indicati in ambienti dove le superfici non devono presentare irregolarità (concave o convesse) per rendere il più stabile possibile lo spostamento dei carichi. Sono ottimali per magazzini intensivi e automatici con scaffalature a grandi altezze, per la grande distribuzione, dove vengono utilizzati sistemi elettronici per la gestione dei carrelli automatizzati.
La superficie estremamente liscia e priva di irregolarità permette il passaggio stabile e sicuro di mezzi come carrelli elevatori e AGV (Automated Guided Vehicles) anche a grandi altezze e velocità elevate. Prosegui sulla pagina dedicata PRIMA PAVIMENTI>>
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Le pavimentazioni industriali collaboranti con solaio sono soluzioni strutturali che uniscono una pavimentazione a un solaio in modo che la pavimentazione contribuisca alla capacità portante del solaio, creando un unico elemento strutturale.
Il solaio collaborante, in particolare con una soletta in calcestruzzo armata, può migliorare la resistenza del sistema strutturale agli eventi sismici.
La pavimentazione, integrandosi con il solaio, permette di ridurre l’altezza complessiva dell’edificio, risparmiando spazio.
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Hanno la capacità di compensare i movimenti del solaio, riducendo il rischio di lesioni.
Aumentano la resistenza del solaio, permettendo di sopportare carichi pesanti e ripetuti.
Hanno un miglior comportamento sismico.
È possibile la riduzione dello spessore complessivo del sistema pavimento-solaio. La pavimentazione, integrandosi con il solaio, permette di ridurre l’altezza complessiva dell’edificio, con conseguente risparmio di peso e spazio utile.
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Sono soluzioni progettate per integrare un sistema di riscaldamento a bassa temperatura direttamente nel massetto di calcestruzzo, Le tubazioni dell’impianto radiante sono posizionate sopra uno strato isolante e inglobate nella massa del calcestruzzo stesso. Nelle tubazioni circola acqua fino a 40 °C in un circuito chiuso su una superficie radiante molto elevata. La trasmissione del calore avviene per irraggiamento, dal basso verso l’alto. Prosegui sulla pagina dedicata PRIMA PAVIMENTI>>
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Comfort termico superiore: evita stratificazioni di calore e correnti d’aria fastidiose. Qualità dell’aria migliorata: l’assenza di riscaldamento ad aria evita la circolazione di polveri e pulviscolo e impedisce la formazione di umidità e muffe a pavimento.
Risparmio energetico: Il sistema consente una gestione a basse temperature e può portare a risparmi energetici fino al 50% rispetto a impianti tradizionali ad aria, grazie all’ampia
superficie radiante e alla bassa inerzia termica.
Impatto estetico e funzionale: Il sistema è invisibile, preservando le superfici.
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Sono utilizzati in ambito industriale ed anche commerciale in quanto non disturbano l’estetica.
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Il pavimento industriale fibrorinforzato conferisce maggiore duttilità, permette un incremento della capacità portante e un incremento della resistenza al punzonamento. L’utilizzo di una armatura in fibre (FRC) d’acciaio o polimeriche (dipende dal caso), distribuite nell’impasto di calcestruzzo conferisce un tipo di armatura omnidirezionale, in grado di risolvere molteplici limiti progettuali. Le fibre sono in grado di sopportare da sole gli sforzi di trazione derivanti dai carichi sismici, o sistemi misti armatura/FRC, aumentando la resistenza della pavimentazione.
La progettazione di un pavimento in calcestruzzo fibrorinforzato (FRC), avviene valutando attentamente i valori dei carichi ed il valore di cedimento alla piastra della massicciata, per realizzare il giusto mix design del calcestruzzo e sul dimensionamento delle fibre (lunghezza, diametro e forma), nonché e sul dosaggio delle stesse al m³. Sono miscelati e proporzionati in modo adeguato allo scopo, in accordo con le richieste progettuali, sia allo stato fresco sia allo stato indurito.
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Riduzione della fessurazione: le fibre limitano la formazione e la propagazione delle crepe
dovute a ritiri, variazioni termiche e carichi elevati.
Alta resistenza alle sollecitazioni.
Alta resistenza ad elevati carichi statici o dinamici, in attività di tipo industriale pesante, come il settore aeronautico, navale o meccanico, metallurgico e siderurgico.
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Il pavimento industriale fibrorinforzato conferisce maggiore duttilità, permette un incremento della capacità portante e un incremento della resistenza al punzonamento, a elevati carichi statici o dinamici, risultando particolarmente adatto in attività di tipo industriale pesante, come il settore aeronautico, navale o meccanico, metallurgico e siderurgico.
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Le pavimentazioni in calcestruzzo high-performance per esterni sono progettate specificamente per resistere a condizioni ambientali difficili come pioggia, sole, gelo e sbalzi termici, garantendo elevata durabilità e sicurezza. le pavimentazioni in calcestruzzo high-performance per esterni combinano elevata resistenza meccanica, durabilità nel tempo, sicurezza antiscivolo e facilità di manutenzione, risultando ideali per aree esterne residenziali, commerciali e industriali soggette a traffico intenso e condizioni climatiche variabili.
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Le caratteristiche principali e tecniche sono le seguenti:
- Resistenza e durabilità: Il calcestruzzo high-performance ha un basso rapporto acqua/cemento (inferiore a 0,50), che riduce la porosità e impedisce la penetrazione dell’acqua, limitando così il rischio di danni da gelo e usura. Viene utilizzato calcestruzzo con aggregati non gelivi per assicurare la resistenza agli sbalzi termici.
- Finitura antiscivolo: Per la sicurezza, soprattutto in ambienti soggetti a umidità o gelo, la superficie viene spesso trattata con finiture antiscivolo come la “scopata”.
- Progettazione e posa: La realizzazione richiede condizioni atmosferiche ideali durante il getto per garantire la qualità e la resistenza del pavimento. Inoltre, è importante prevedere una pendenza minima (ad esempio 1,5% circa) per facilitare il deflusso delle acque piovane ed evitare ristagni che possono compromettere la struttura.
- Manutenzione: Questi pavimenti richiedono una manutenzione minima grazie alla loro composizione tecnica, che li rende resistenti e facili da pulire.
- Tipologie e personalizzazioni: Oltre al calcestruzzo tradizionale, esistono diverse varianti per esterni, come il calcestruzzo stampato, il cemento con aggregato esposto, il cemento levigato e il cemento con graniglia di marmo, che offrono soluzioni estetiche personalizzabili e funzionali.
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Il calcestruzzo drenante, come dice la parola stessa, è un calcestruzzo ad elevata porosità permeabile ai liquidi. Il meccanismo di funzionamento è semplice: l’acqua che arriva sulla superficie della soluzione PRIMA PAVIMENTI Prima Idro® permea attraverso l’intera struttura giungendo così al sottosuolo e rigenerando la falda, rendendolo una soluzione eco-sostenibile.
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Prima Idro® favorisce la diminuzione di sostanze inquinanti nelle acque che drenano attraverso di esso. Le acque vengono trattenute dall’estradosso della pavimentazione evitando così che vengano trasportate nei corsi d’acqua. Viene ridotto il flusso di picco dell’acqua attraverso i condondotti di fognatura.
Prima Idro® è una valida alternativa alla costruzione e successiva manutenzione di sottoservizi dedicati alla raccolta, canalizzazione e smaltimento dell’acqua piovana nelle aree pavimentate, riducendo al contempo l’esigenza di grandi vasche di detenzione, in quanto funge da zona di captazione e detenzione.
Completamente drenante ed eco-sostenibile.
Contrasto isola di calore: la superficie si raffredda più velocemente in quanto il materiale poroso agevola il passaggio dell’aria.
Carrabile e pedonale: è una soluzione idonea sia al transito pedonale che a quello dei veicoli.
Una quota di acqua è restituita all’ambiente tramite evaporazione, migliorando le condizioni termo igrometriche del luogo.
Resistenza e sicurezza. Durevolezza a cicli di gelo disgelo (il calcestruzzo drenante coperto da neve riesce ad eliminarla molto più rapidamente rispetto alle pavimentazioni convenzionali). Migliora fortemente la sicurezza stradale in caso di pioggia. L’elevata porosità consente uno scioglimento più veloce della neve.
Di facile manutenzione ordinaria e straordinaria e minori costi d’esercizio.
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Prima Idro® è completamente e immediatamente drenante. La struttura a poro aperto permette all’acqua meteorica di drenare naturalmente nel sottosuolo. La capacità di drenaggio minima di Prima Idro® è di circa 150-180 litri/ m2/minuto. Viene rigenerata la falda freatica.
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Prima Idro® rispetta l’ambiente e garantisce una permeabilità totale. È una soluzione eco-sostenibile applicabile in più contesti:
- Pavimentazioni stradali drenanti
- Piste ciclo-pedonali
- Strade secondarie e d’accesso
- Viali e strade in zone sottoposte a tutela ambientale o di interesse storico
- Percorsi adiacenti ad impianti sportivi e campi da golf
- Piazzali di sosta
- Piazzali industriali e commerciali
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PAVIMENTI INDUSTRIALI - Riqualificazione e Manutenzione
La pulizia del pavimento industriale in calcestruzzo si basa su una combinazione di pulizia a secco per la polvere, pulizia umida con detergenti neutri o specifici per macchie più resistenti, uso di attrezzature professionali e trattamenti antipolvere protettivi per mantenere la durabilità e l’aspetto del pavimento nel tempo. Una soluzione antipolvere protettiva ancora più performante è il trattamento di lucidatura Prima Polishig Fast System®.
Un trattamento antipolvere per pavimenti industriali in calcestruzzo è una soluzione applicata per migliorare la durabilità, la resistenza e la facilità di pulizia di queste superfici, contrastando la loro naturale tendenza a “produrre polvere” e ad assorbire liquidi. Questi trattamenti sono progettati per consolidare la superficie del calcestruzzo, aumentandone la resistenza all’abrasione e agli urti.
Esistono diverse tipologie di soluzioni certificate antipolvere che PRIMA PAVIMENTI propone:
- A base di silicati di litio modificati utilizzata per il trattamento superficiale di supporti a base cementizia. Penetra nelle porosità e reagisce chimicamente con la calce libera presente nel sottofondo a base cementizia creando una microstruttura densa che consolida lo strato corticale della pavimentazione, aumentando le resistenze meccaniche superficiali (abrasione e compressione) e riducendo l’assorbenza. Offrono anche un miglioramento della resistenza chimica e la prevenzione delle efflorescenze
- A base di resine epossidiche, idrodisperse, generalmente trasparenti, in quanto penetrano nel calcestruzzo senza formare un film superficiale. Agiscono come impregnanti consolidanti, indurendo e consolidando la superficie, aumentano la resistenza superficiale all’abrasione (anche del 30%).
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI può aiutarti a capire qual è la soluzione migliore. Chiama +39 02.98282914
Quali sono le differenze principali tra la manutenzione dei pavimenti in cemento e quelli in resina?
Le principali differenze nella manutenzione dei pavimenti in cemento e in resina sono:
Pavimenti in cemento:
Richiedono una manutenzione più frequente per riparare eventuali crepe e danni. Manutenzione giunti >>
- La manutenzione è generalmente più economica rispetto ai pavimenti in resina
- È importante affidarsi a professionisti per una corretta realizzazione iniziale, per evitare problemi futuri
- La manutenzione ordinaria consiste principalmente in riparazioni localizzate di parti danneggiate
Pavimenti in resina:
- Richiedono meno manutenzione rispetto al cemento grazie alla loro maggiore resistenza
- Eventuali danni localizzati possono essere riparati con lo stesso sistema in resina
- Per manutenzione straordinaria è preferibile rivolgersi agli stessi professionisti che hanno realizzato il pavimento, per garantire performance e continuità estetica
- La pulizia è generalmente più semplice rispetto ai pavimenti in cemento. Detergenti professionali Prima >>
Più è pulito, più un pavimento industriale in calcestruzzo durerà. Ecco alcune indicazioni di carattere generale per mantenerlo sempre efficiente. Uno dei maggiori problemi dei pavimenti in calcestruzzo si verifica con l’usura dovuta all’intensa attività e passaggio mezzi: la superficie del pavimento inizia a rompersi creando polvere di cemento.
PRIMAPAVIMENTI consiglia:
- una pulizia regolare con l’uso di macchine lavapavimenti e detergenti professionali come la linea PrimaFloor Cleaner .
- Riparare tempestivamente crepe: per evitare infiltrazioni d’acqua che possono causare degrado e delaminazione del calcestruzzo con apposite soluzioni specializzate.
- Riparare tempestivamente giunti: Prima Pavimenti propone la soluzione brevettata e definitiva Smart Joint® – Prosegui sulla pagina dedicata >>
- Mantenere la superficie asciutta: evitare l’accumulo di liquidi, in particolare oli e grassi, che possono penetrare nel calcestruzzo non trattato e deteriorarlo. Rimuovere subito eventuali fuoriuscite.
- Proteggere la pavimentazione dagli agenti atmosferici e chimici: evitare l’uso di sale deghiacciante in inverno, preferendo sabbia per aumentare la trazione senza danneggiare il cemento. Monitorare la superficie per prevenire danni da gelo e umidità.
- Trattamenti indurenti e antipolvere: per pavimentazioni industriali o ad alto traffico, si possono utilizzare prodotti specifici
- Finitura superficiale e durabilità: PRIMA PAVIMENTI applica trattamenti antipolvere consolidanti che induriscono la superficie e prevengono la formazione di polvere e usura, oppure il più performante trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento Prima Polishing Fast System®.
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Per mantenere una pavimentazione industriale in calcestruzzo in buone condizioni, la frequenza e il tipo di pulizia dipendono dal tipo di calcestruzzo e dall’uso della superficie:
- Pulizia quotidiana o settimanale: Per il calcestruzzo stampato o lucidato, è consigliabile una pulizia quotidiana con aspirapolvere e lavasciuga per rimuovere polvere e sporco superficiale. Nei casi di pavimentazioni industriali, la rimozione dello sporco secco può avvenire anche quotidianamente o settimanalmente, a seconda del traffico e dell’attività svolta.
- Lavaggi periodici più approfonditi: Una pulizia più profonda con detergenti professionali può essere effettuata circa una volta alla settimana o fino a una volta al mese, a seconda dello sporco e dell’uso. Nel caso di macchie visibili, è opportuno intervenire tempestivamente con prodotti specifici. Detergenti professionali Prima >>
- Manutenzione straordinaria: Per pavimentazioni industriali o ad alto traffico, è consigliabile affidarsi a servizi professionali per levigatura, sigillatura e trattamenti protettivi periodici che riducono la porosità e facilitano la pulizia.
L’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI può aiutarti a capire qual è la soluzione migliore. Chiama +39 02.98282914
Quella che comunemente viene detta lucidatura a specchio dei pavimenti in cemento è in realtà un trattamento professionale di levigatura e lucidatura delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo.
PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione altamente performante Prima Polishing Fast System®, il trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento processo meccanico che trasforma la superficie del cemento grezzo in una finitura liscia, brillante e riflettente, simile a uno specchio. Questo trattamento non si basa sull’applicazione di vernici o resine, ma sulla levigatura con abrasivi diamantati e sul consolidamento mediante l’uso di silicati di litio, che aumentano la durezza e la densità del cemento fino a 8-10 volte rispetto allo stato originale. Le superfici da trattare devono essere sane, pulite e compatte.
Hai un pavimento industriale in cls da levigare e lucidare? Contatta l’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
I vantaggi di questa tecnica sono molteplici:
- Elevata durezza e resistenza meccanica, ideale per pavimenti industriali, officine, magazzini e aree ad alto traffico.
- Superficie facile da pulire, anti-polvere e anti-macchia grazie alla chiusura estrema della superficie.
- Aspetto estetico migliore, con una brillantezza simile a quella del marmo, a specchio.
- Durata permanente: il trattamento con silicati di litio è una nobilitazione che dura nel tempo senza necessità di rifacimenti o applicazioni di film protettivi, e contribuisce all’aumento del valore dell’immobile.
- Ecologico e antiallergico, poiché non si usano prodotti chimici nocivi o filmogeni come resine o vernici.
Il trattamento di levigatura e lucidatura dei pavimenti industriali in calcestruzzo Prima Polishing Fast System® può essere applicato su superfici di nuova costruzione o su superfici già esistenti, in caso di ristrutturazione.
Prima Polishing Fast System® si applica alle pavimentazioni industriali in calcestruzzo di magazzini e logistiche GDO, nelle aree vendita GDS, in tutti gli stabilimenti industriali dove non deve esserci presenza di polvere come nel settore tessile.
Inoltre, in fase di ristrutturazione PRIMA PAVIMENTI offre un servizio completo, che comprende:
Analisi della superficie prima dell’intervento
Valutazione dei lavori di ripristino
Rimozione di viti e ancoraggi
Riparazione e sigillatura dei giunti di dilatazione
Riparazione e livellamento dei giunti di costruzione
Riparazione crepe e buche nel calcestruzzo
Rimozione della vernice epossidica per pavimenti
Rimozione di precedente segnaletica
Levigatura e lucidatura del calcestruzzo
Rifacimento segnaletica
Il momento di affidarsi a professionisti per interventi di protezione o levigatura di una pavimentazione in calcestruzzo si presenta quando:
- La pavimentazione mostra segni di usura significativa, crepe, o deterioramento che non possono essere risolti con una semplice pulizia ordinaria.
- È necessario un trattamento specifico per proteggere la superficie, come l’applicazione di sigillanti, cere o trattamenti indurenti, che richiedono competenze tecniche per essere eseguiti correttamente e in sicurezza.
- Si devono eseguire interventi strutturali o di manutenzione importanti, che richiedono l’uso di attrezzature specializzate e il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro.
- Il lavoro comporta rischi particolari o ha un’entità significativa (ad esempio, lavori superiori a 200 uomini-giorno o con rischi specifici), in cui la legge impone la verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa o del professionista incaricato.
- Si vuole garantire la conformità alle normative di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008), che prevedono obblighi precisi per il committente e per l’impresa affidataria, inclusa la verifica della capacità tecnica e della regolarità amministrativa e contributiva del professionista.
PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione altamente performante Prima Polishing Fast System®, il trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento.
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Affidare a professionisti gli interventi di protezione e levigatura di una pavimentazione in calcestruzzo consente di evitare diversi rischi legati alla sicurezza sul lavoro e alla qualità e durabilità dell’intervento.
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La lucidatura del cemento con il Prima Polishing Fast System® è una scelta ideale per le grandi superfici di vendita GDS (Grandi Distribuzioni Specializzate) grazie ai suoi numerosi vantaggi. Innanzitutto, offre elevata resistenza all’usura, perfetta per sostenere il traffico intenso di clienti e carrelli. La superficie liscia e brillante è facile da pulire e manutenere, garantendo un ambiente sempre ordinato e professionale. Inoltre, il cemento lucidato riflette la luce, migliorando la luminosità interna e contribuendo al risparmio energetico. Dal punto di vista estetico, dona un aspetto moderno e raffinato, valorizzando l’esperienza di acquisto. Una soluzione funzionale, durevole e di grande impatto visivo. Inoltre, tempi di intervento per applicare Prima Polishing Fast System® sono molto rapidi, interferendo il meno possibile sulle attività del punto vendita. Soluzione adatta anche in altri contesti come sale conferenze o aree showroom industriali.
Chiedi informazioni all’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
Affidare interventi delicati come la levigatura di una pavimentazione a personale non qualificato comporta numerosi rischi e conseguenze negative:
- Danni permanenti e costi aggiuntivi: L’inesperienza dell’operatore o una comprensione errata delle tecniche possono causare danni irreversibili alla pavimentazione, come graffi, scheggiature, rotture o deformazioni. Questo rende necessarie costose riparazioni o sostituzioni.
- Mancanza di competenza e conoscenza: I non professionisti spesso non possiedono le competenze e le conoscenze specifiche per affrontare le complessità di tali lavori. Un professionista, invece, ha l’esperienza e la formazione necessarie per garantire standard qualitativi elevati.
- Problemi di sicurezza e infortuni: Gli operatori non qualificati potrebbero non disporre degli strumenti adeguati o non attenersi alle corrette pratiche di sicurezza, aumentando il rischio di incidenti e infortuni per sé stessi e per terzi.
- Assenza di garanzie e protezioni: I non professionisti spesso non offrono garanzie o coperture assicurative come i professionisti del settore. Ciò può lasciare il committente senza tutele in caso di lavori incompleti, danni o insoddisfazione, con l’onere di affrontare personalmente le responsabilità e i costi imprevisti.
- Violazione delle normative sulla sicurezza: La legge (D.Lgs. 81/08) impone al datore di lavoro dell’impresa affidataria di verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi. Affidarsi a personale non qualificato viola queste normative e può portare a responsabilità legali per il committente e l’impresa affidataria in caso di incidenti o non conformità.
- Conseguenze legali per il committente: Il committente ha l’obbligo di scegliere un soggetto con la capacità tecnica e professionale adeguata al tipo di lavoro commissionato. La mancata osservanza di tale diligenza può portare a conseguenze legali, inclusa la responsabilità colposa in caso di incidenti o danni derivanti dalla negligenza nella scelta dell’operatore.
PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione altamente performante Prima Polishing Fast System®, il trattamento di Levigatura e Lucidatura di Pavimenti in Cemento.
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PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione certificata e definitiva SMART JOINT® che permette di riparare i giunti in sole 12 ore. Trova applicazione in corrispondenza di vecchi giunti degradati; una volta installato garantisce la planarità e la continuità della superficie. Si applica in totale aderenza al supporto esistente, diventando esso stesso una parte del pavimento. Prosegui sulla pagina dedicata>>
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I vantaggi della soluzione definitiva per riparare i giunti danneggiati di PRIMA PAVIMENTI sono i seguenti:
- Previene l’usura delle ruote dei mezzi utilizzati per la movimentazione.
- Funzionale a preservare la salute dei conducenti di carrelli elevatori.
- Facile da applicare, dopo sole 12 ore, la superficie è utilizzabile.
- Consente alla pavimentazione movimenti sia verticali che orizzontali, facendo da ponte permanente ai movimenti termici.
- Non si deteriora nel tempo e non necessita di manutenzione.
I Giunti per Pavimenti industriali Smart Joint® sono indicati per pavimentazioni soggette ad un’elevata intensità di traffico pesante, di tipo industriale. Prosegui sulla pagina dedicata>>
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I Giunti per Pavimenti industriali Smart Joint® sono indicati per pavimentazioni soggette ad un’elevata intensità di traffico pesante, di tipo industriale. Si applicano nei magazzini, nelle logistiche GDO e GDS, nelle logistiche trasporti, nelle market hall GDS, in tutti gli stabilimenti industriali e nei parcheggi. Prosegui sulla pagina dedicata>>
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I pavimenti sono realizzati in gettate uniche e suddivisi in riquadri tramite giunti di contrazione per controllare deformazioni e ritiro volumetrico. Tuttavia, i giunti sono punti deboli soggetti a deformazioni (curling) e danneggiamenti da carichi meccanici.
PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione certificata e definitiva SMART JOINT® che permette di riparare i giunti in sole 12 ore. Trova applicazione in corrispondenza di vecchi giunti degradati; una volta installato garantisce la planarità e la continuità della superficie. Si applica in totale aderenza al supporto esistente, diventando esso stesso una parte del pavimento. Prosegui sulla pagina dedicata>>
- Tecnologia Laser Screed: Si tratta di una vibrostenditrice a controllo computerizzato con un braccio telescopico dotato di una staggia vibrante che staggia e vibrocompatta il calcestruzzo durante la posa. Questo sistema consente di ottenere superfici molto compatte, con planarità controllata in tempo reale tramite impulsi laser, riducendo notevolmente i tempi di posa e la quantità di giunti di costruzione necessari. Inoltre, permette l’uso di calcestruzzi con classe di consistenza S3 (meno fluida rispetto ai tradizionali S4-S5), con risparmio economico e maggiore resistenza della pavimentazione.
- Calcestruzzo a ritiro controllato: L’utilizzo di miscele di calcestruzzo appositamente formulate per ridurre il ritiro volumetrico durante l’asciugatura, combinato con armature speciali (rete elettrosaldata, fibre o post-tensione), consente di realizzare campiture più ampie senza la necessità di giunti di contrazione tradizionali, limitando la formazione di fessurazioni.
- Tecnologia della post-tensione: L’inserimento di cavi in acciaio armonico pre-sollecitati all’interno della piastra di calcestruzzo permette di contrastare le tensioni interne generate dal ritiro e dal carico, evitando la formazione di crepe e consentendo di realizzare superfici jointless di dimensioni maggiori rispetto ai metodi tradizionali.
Queste tecnologie, combinate con una progettazione accurata che considera geometria dell’area, tipologia di carichi e caratteristiche del sottofondo, permettono di ottenere pavimenti industriali senza giunti, con elevata durabilità, planarità e minori costi di manutenzione nel tempo
La tecnologia Laser Screed per la realizzazione di pavimenti industriali in calcestruzzo senza giunti funziona tramite una vibrostenditrice a controllo computerizzato dotata di un braccio telescopico al cui termine si trova una staggia vibrante. Questa macchina staggia e vibrocompatta il calcestruzzo in un unico passaggio, eliminando l’aria intrappolata e garantendo una superficie molto più compatta e resistente.
Il sistema è guidato da un controllo laser che monitora in tempo reale la planarità della superficie, correggendo automaticamente l’altezza della staggia con una frequenza elevata (fino a 300 impulsi al minuto). Questo assicura una planarità estremamente precisa e uniforme su grandi superfici, consentendo di stendere campiture fino a 2.500 m² al giorno con una drastica riduzione dei giunti di costruzione necessari.
Inoltre, grazie alla vibrocompattazione e al controllo laser, è possibile utilizzare calcestruzzi con classe di consistenza S3 (meno fluidi rispetto ai tradizionali S4-S5), con un risparmio economico e una maggiore resistenza del pavimento. La posa è più rapida, richiede meno manodopera e riduce i tempi complessivi di realizzazione, migliorando sia la qualità che la durabilità del pavimento.
In sintesi, Laser Screed permette di:
- Stendere e vibrocompattare il calcestruzzo simultaneamente eliminando l’aria interna
- Controllare e correggere la planarità in tempo reale tramite sensori laser
- Realizzare grandi superfici con pochi o nessun giunto di costruzione
- Ridurre tempi e costi di posa rispetto ai metodi tradizionali
- Ottenere pavimenti più resistenti, duraturi e con elevata qualità estetica e funzionale.
Questa tecnologia rappresenta una soluzione avanzata per pavimenti industriali jointless, ideale per magazzini, logistica e industrie con elevati requisiti di planarità e resistenza
È possibile utilizzare calcestruzzo con classe di consistenza S3, in alternativa al calcestruzzo impiegato per il getto di tipo tradizionale di consistenza S4-S5, con un notevole risparmio economico.
Riduzione dei giunti di costruzione, allungando nel tempo gli interventi di manutenzione.
Notevole diminuzione dei potenziali difetti di planarità che si potrebbero manifestare durante il processo di posa. Riduzione dei tempi di esecuzione.
Ottimale per logistiche, grande distribuzione e magazzini automatizzati, con scaffalature a grandi altezze ed elevati carichi statici o dinamici.
La planarità superiore rispetto ai metodi tradizionali si ottiene principalmente attraverso:
- Controllo laser in tempo reale durante la posa: tecnologie come il Laser Screed utilizzano sensori laser che monitorano costantemente la quota della staggia vibrante, correggendo automaticamente l’altezza per mantenere una superficie estremamente uniforme e piana su tutta l’area di getto.
- Vibrocompattazione simultanea: la staggia vibrante elimina bolle d’aria e compattando il calcestruzzo durante la stesura, riduce irregolarità e dislivelli, migliorando la compattezza e la planarità della superficie.
- Miscelazione e utilizzo di calcestruzzi a ritiro controllato: l’impiego di miscele specifiche riduce deformazioni e fessurazioni che possono alterare la planarità nel tempo.
- Misurazioni avanzate post-posa: l’uso di strumenti come scanner laser 3D o macchine di misura a coordinate (CMM) consente di acquisire una “nuvola di punti” ad alta densità su tutta la superficie, identificando con precisione i punti più alti e bassi e valutando la planarità secondo criteri geometrici rigorosi (es. metodo della zona minima di Chebyshev).
- Progettazione accurata e preparazione del sottofondo: un sottofondo stabile e ben livellato, insieme a una progettazione che considera le tolleranze geometriche di forma, orientamento e posizione, contribuisce a ottenere superfici più piane e durature.
Le pavimentazioni Jointless in calcestruzzo sono prive (o quasi) di giunti di contrazione e controllo. Grazie all’utilizzo di calcestruzzi di particolare formulazione (modificati con additivi espandenti e/o riduttori di ritiro idraulico), e armature speciali, è possibile realizzare pavimentazioni JointLess (eliminando i giunti di controllo, sensibili al traffico veicolare) con la TECNICA DEL CALCESTRUZZO A RITIRO CONTROLLATO.
- Eliminazione delle spese di manutenzione legate al degrado dei giunti.
- Aumento della velocità di transito dei mezzi di movimentazione.
- Riduzione dei costi di manutenzione ai mezzi di movimentazione.
- Riduzione delle malattie professionali insorgenti a causa dei sobbalzi e degli urti.
- Aumento della produttività.
- Pulizia più facile.
- Indicati per logistiche con elevato traffico e movimentazione di merci.
Sono ottimali per magazzini intensivi e automatici con scaffalature a grandi altezze, per la grande distribuzione, dove vengono utilizzati sistemi elettronici per la gestione dei carrelli automatizzati. I pavimenti ad altissima planarità sono indicati in ambienti dove le superfici non devono presentare irregolarità (concave o convesse) per rendere il più stabile possibile lo spostamento dei carichi.
Viene effettuato il monitoraggio laser durante la posa tramite l’impiego di vibro-stenditrici laser (Laser Screed) permettono di controllare la planarità “passo passo” durante il getto del calcestruzzo, garantendo elevati standard di orizzontalità e riducendo i giunti di costruzione. Le soluzioni PRIMA PAVIMENTI tengono conto del sistema di movimentazione all’interno dell’azienda cliente, per ottimizzare il flusso merci in tutta sicurezza. Sono ottimali per magazzini intensivi e automatici con scaffalature a grandi altezze, per la grande distribuzione, dove vengono utilizzati sistemi elettronici per la gestione dei carrelli automatizzati.
Le soluzioni PRIMA PAVIMENTI per pavimenti industriali con umidità di risalita si basano su:
- Valutazione accurata dell’umidità presente
- Preparazione del supporto con levigatura, pallinatura e riparazioni
- Applicazione di barriere chimiche o fisiche al vapore
- Uso di resine epossidiche traspiranti multistrato, adatte a superfici umide
- Installazione di barriere al vapore in caso di assenza nei massetti
Queste tecniche permettono di ripristinare i pavimenti industriali in calcestruzzo con soluzioni in resina resistenti, durevoli e privi di problemi legati all’umidità ascendente.
Pensi di avere umidità di risalita sul tuo pavimento? È fondamentale valutare accuratamente il livello di umidità presente nel sottofondo con strumenti specifici prima di ogni azione di riparazione. Contatta l’ufficio tecnico commerciale PRIMA PAVIMENTI. Chiama +39 02.98282914
GIUNTI PER PAVIMENTI – SMART JOINT®
GIUNTI PER PAVIMENTI – SMART JOINT® - Domande Tecniche e di Applicazione
Tra le principali cause di degrado o rottura dei giunti di costruzione delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo, vi sono:
- Mancata o errata manutenzione, con i giunti lasciati scoperti e non sigillati correttamente.
- Traffico intenso di carrelli elevatori e altri mezzi con ruote rigide che creano micro-urti sugli spigoli dei giunti, innescando forze di taglio che li danneggiano.
- Movimenti verticali delle lastre di calcestruzzo al passaggio dei mezzi, che accelerano il deterioramento.
Sì, i giunti rotti nelle pavimentazioni industriali aumentano il rischio di incidenti sia in magazzino che in ambito industriale. I giunti rotti rappresentano un fattore di rischio importante per la sicurezza in magazzini e industrie, aumentando la probabilità di incidenti e infortuni. La prevenzione passa attraverso una corretta manutenzione.
Per risolvere definitivamente il problema, PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione brevettata ed esclusiva che si applica in totale aderenza al supporto esistente, diventando esso stessa una parte del pavimento, permettendo di riparare in modo definitivo i giunti di costruzione degradati: si tratta di SMART JOINT®
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SMART JOINT® è un giunto prefabbricato in materiale composito progettato per il ripristino e la sostituzione di vecchi giunti degradati nei pavimenti industriali soggetti a traffico pesante. Viene installato in corrispondenza dei giunti esistenti, aderendo completamente al supporto e diventando parte integrante della pavimentazione. Questo sistema garantisce la planarità e la continuità della superficie, prevenendo l’usura delle ruote dei mezzi di movimentazione e riducendo urti e vibrazioni, con vantaggi anche per la salute degli operatori.
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SMART JOINT® è un sistema brevettato. In particolare, si tratta di un giunto prefabbricato in materiale composito per il ripristino di pavimenti industriali, la cui soluzione è stata brevettata con brevetto esclusivo Edil Noli SRL n. 102015000042401, rilasciato il 23 gennaio 2018 dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Il brevetto garantisce una soluzione definitiva per il ripristino dei giunti ammalorati in sole 12 ore, con vantaggi come la prevenzione dell’usura delle ruote dei mezzi di movimentazione, la tutela della salute degli operatori, facilità di applicazione, e la capacità del giunto di consentire movimenti verticali e orizzontali della pavimentazione senza deteriorarsi nel tempo.
Le caratteristiche principali di SMART JOINT® includono:
- Moduli prefabbricati di dimensioni standard (lunghezza 1000 mm, larghezza 250 mm, altezza 25 mm).
- Capacità di gestire un varco massimo del giunto esistente di 29 mm e movimenti orizzontali fino a 15 mm.
- Elevata resistenza meccanica (compressione 90 N/mm², flessione 75 N/mm²).
- Resistenza chimica e durabilità nel tempo senza necessità di manutenzione.
- Facilità e rapidità di applicazione: dopo solo 12 ore dalla posa la superficie è nuovamente utilizzabile.
Consente movimenti sia verticali che orizzontali della pavimentazione, fungendo da ponte permanente per i movimenti termici.
SMART JOINT® è quindi una soluzione definitiva per il ripristino dei giunti dei pavimenti industriali, migliorando la sicurezza, la durata e la funzionalità delle superfici soggette a intenso traffico meccanizzato
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Lo SMART JOINT® offre diversi vantaggi rispetto ai giunti tradizionali nei pavimenti industriali:
- Previene l’usura delle ruote dei mezzi di movimentazione, riducendo i danni ai carrelli elevatori e altri veicoli industriali.
- Elimina urti e vibrazioni, migliorando il comfort e la sicurezza degli operatori e contribuendo a prevenire malattie professionali legate alle vibrazioni.
- Garantisce planarità e continuità della pavimentazione, evitando dislivelli che causano degrado prematuro sia del pavimento che dei mezzi.
- Consente movimenti verticali e orizzontali della pavimentazione, adattandosi ai movimenti termici senza deteriorarsi.
- È facile e rapido da installare: la superficie è nuovamente utilizzabile dopo sole 12 ore dalla posa.
- È resistente chimicamente e non necessita di manutenzione nel tempo, garantendo durabilità e costi ridotti di gestione.
- Si applica in totale aderenza al supporto esistente, integrandosi perfettamente con il pavimento e diventandone parte integrante.
Questi vantaggi rendono SMART JOINT®® una soluzione definitiva e più efficiente rispetto ai giunti tradizionali, soprattutto in ambienti industriali con traffico pesante.
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L’utilizzo di SMART JOINT® nei contesti industriali offre numerosi vantaggi pratici, principalmente legati al ripristino e alla manutenzione dei pavimenti industriali soggetti a traffico pesante.
I principali vantaggi includono:
- Prevenzione dell’usura delle ruote. Il sistema SMART JOINT® previene l’usura delle ruote dei mezzi di movimentazione, contribuendo a preservarne l’integrità e a ridurre i costi di sostituzione e manutenzione dei veicoli.
- Tutela della salute degli operatori. Contribuisce a preservare la salute dei conducenti di carrelli elevatori, migliorando il comfort e riducendo le sollecitazioni derivanti da superfici irregolari.
- Rapidità di applicazione e disponibilità. Il giunto è facile da applicare e la superficie diventa utilizzabile dopo sole 12 ore dall’installazione, minimizzando i tempi di fermo delle attività produttive.
- Movimenti della pavimentazione. Permette alla pavimentazione di effettuare movimenti sia verticali che orizzontali, fungendo da ponte permanente per i movimenti termici, senza deteriorarsi.
- Durata e riduzione della manutenzione. Il giunto non si deteriora nel tempo e non necessita di manutenzione, offrendo una soluzione duratura e riducendo i costi a lungo termine associati alla riparazione dei pavimenti
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Sebbene lo SMART JOINT® non agisca direttamente sui sistemi di sicurezza dei carrelli elevatori, migliora indirettamente la sicurezza dei conducenti intervenendo sulla qualità della pavimentazione industriale:
- Riduzione di urti e vibrazioni. Contribuendo a mantenere la planarità e la continuità del pavimento, lo SMART JOINT®® minimizza gli urti e le vibrazioni a cui sono sottoposti i carrelli elevatori. Questa riduzione è cruciale per la salute degli operatori, in quanto le vibrazioni possono causare affaticamento e problemi muscolo-scheletrici, elementi che possono compromettere la concentrazione e la sicurezza alla guida.
- Prevenzione dell’usura delle ruote. Lo SMART JOINT® evita che le ruote dei mezzi di movimentazione si degradino a causa di giunti sconnessi. Pneumatici in buono stato garantiscono una migliore aderenza e stabilità del veicolo, riducendo il rischio di incidenti dovuti a perdita di controllo.
- Mantenimento della planarità del pavimento. Un pavimento senza dislivelli, assicurato dall’installazione dello SMART JOINT®, previene movimenti bruschi e improvvisi del carrello, che potrebbero portare a incidenti o alla caduta del carico trasportato.
In sintesi, migliorando la superficie su cui operano i carrelli elevatori, lo SMART JOINT® contribuisce a creare un ambiente di lavoro più stabile e meno usurante per i veicoli e i conduitori, riducendo indirettamente i fattori di rischio legati alle condizioni del pavimento.
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GIUNTI PER PAVIMENTI – SMART JOINT® - Specifiche Funzionalità
Lo SMART JOINT® utilizza un materiale composito appositamente progettato per garantire elevata resistenza e durabilità anche in condizioni ambientali estreme grazie a queste caratteristiche, mantenendo intatte le sue prestazioni strutturali e funzionali nel tempo.
- Elevata resistenza meccanica e chimica: il composito impiegato ha una resistenza alla compressione di 90 N/mm² e alla flessione di 75 N/mm², assicurando che il giunto sopporti carichi pesanti e sollecitazioni senza deteriorarsi.
- Stabilità alle variazioni termiche e all’umidità: i materiali compositi, grazie alla combinazione di matrici polimeriche e fibre di rinforzo (come vetro o carbonio), offrono una buona resistenza alle temperature variabili e all’umidità, limitando il degrado nel tempo. Le matrici polimeriche proteggono le fibre dall’ambiente, riducendo il decadimento delle proprietà meccaniche.
- Durabilità e assenza di manutenzione: il composito non si deteriora nel tempo e non necessita di interventi di manutenzione, risultando quindi adatto a pavimentazioni industriali soggette a traffico intenso e condizioni ambientali aggressive.
- Resistenza chimica: il materiale è resistente agli agenti chimici tipici degli ambienti industriali, garantendo integrità strutturale anche in presenza di sostanze aggressive.
- Assenza di vibrazioni e urti: la capacità di assorbire sollecitazioni meccaniche contribuisce a preservare la struttura del pavimento e a mantenere la funzionalità del giunto nel tempo.
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Lo SMART JOINT® contribuisce a mantenere l’integrità strutturale e la sicurezza delle pavimentazioni industriali in diversi modi chiave:
- Garantisce la planarità e la continuità della superficie ripristinando i giunti degradati e prevenendo dislivelli che possono causare danni strutturali e usura prematura del pavimento e dei mezzi di movimentazione.
- Consente movimenti sia verticali che orizzontali della pavimentazione, fungendo da ponte permanente ai movimenti termici e alle sollecitazioni meccaniche, evitando così fessurazioni e distacchi.
- Si applica in totale aderenza al supporto esistente, integrandosi perfettamente con la struttura del pavimento e diventandone parte integrante, il che migliora la resistenza complessiva e la durabilità del sistema.
- È realizzato in materiale composito resistente chimicamente e meccanicamente, con elevate resistenze alla compressione (90 N/mm²) e alla flessione (75 N/mm²), garantendo una lunga durata senza deterioramento o necessità di manutenzione.
- Riduce gli urti e le vibrazioni dovuti al traffico pesante, proteggendo la struttura del pavimento da sollecitazioni dannose e prolungandone la vita utile.
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GIUNTI PER PAVIMENTI – SMART JOINT® - Resistenza e Durabilità
La ricostruzione dei giunti con malta a base di resine sintetiche e sabbia di quarzo rappresenta una soluzione tecnica valida, ma non sempre può essere considerata una soluzione “definitiva” in senso assoluto.
Questa tecnica prevede innanzitutto la rimozione localizzata del giunto degradato, seguita dalla ricostruzione con una malta fibroarmata a base di resine sintetiche e sabbia di quarzo, che garantisce prestazioni meccaniche superiori (compressione e flessione) rispetto al calcestruzzo tradizionale. Le malte polimeriche di questo tipo, una volta indurite, offrono un’ottima resistenza e possono essere utilizzate anche in ambienti industriali con rapido indurimento (carrabili in 4 ore), permettendo interventi senza lunghi fermi operativi.
Tuttavia, per ottenere un risultato duraturo è fondamentale prima risolvere le cause del degrado, come assestamenti o carenze strutturali del sottofondo, che altrimenti potrebbero compromettere nuovamente il giunto riparato.
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Lo SMART JOINT® garantisce la continuità e la planarità della pavimentazione industriale grazie a diverse caratteristiche tecniche e modalità di applicazione:
- Installazione in totale aderenza al supporto esistente, che permette al giunto prefabbricato in materiale composito di integrarsi completamente con la pavimentazione, diventandone parte integrante e assicurando una superficie uniforme senza dislivelli.
- È progettato per essere posato in corrispondenza di vecchi giunti degradati, ripristinando così la superficie e prevenendo il degrado causato da giunti sconnessi o danneggiati.
- Consente movimenti verticali e orizzontali della pavimentazione, fungendo da ponte permanente che assorbe le dilatazioni termiche e i movimenti strutturali senza compromettere la planarità.
- La sua struttura e resistenza meccanica elevata (compressione 90 N/mm², flessione 75 N/mm²) garantiscono che il giunto sopporti il traffico pesante senza deformarsi o creare dislivelli.
- L’applicazione è rapida e la superficie è utilizzabile già dopo 12 ore, riducendo i tempi di fermo e mantenendo la funzionalità del pavimento.
Questi aspetti assicurano che lo SMART JOINT® mantenga una superficie liscia, continua e piana, evitando urti, vibrazioni e usura delle ruote dei mezzi di movimentazione, con evidenti benefici per la durata della pavimentazione e la sicurezza operativa
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GIUNTI PER PAVIMENTI – SMART JOINT® - Riqualificazione e Manutenzione
Le condizioni ideali per l’applicazione di Smart Joint sono le seguenti:
- Deve essere installato in corrispondenza di vecchi giunti degradati su pavimentazioni industriali soggette a traffico pesante.
- La superficie di posa deve essere pulita e stabile per garantire la totale aderenza del giunto al supporto esistente, così da diventare parte integrante del pavimento.
- L’applicazione è indicata in ambienti industriali dove si richiede una pavimentazione resistente e continua, capace di sopportare movimenti termici verticali e orizzontali senza deteriorarsi.
- È importante che le condizioni ambientali durante l’applicazione permettano la corretta presa del materiale composito, che rende la pavimentazione utilizzabile dopo sole 12 ore.
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I giunti rotti nelle pavimentazioni industriali rappresentano un problema significativo per la sicurezza sia in magazzini che in ambienti industriali.
Nei magazzini e nei pavimenti industriali, i giunti di costruzione degradati o rotti possono causare dislivelli, sbrecciature e disallineamenti che rappresentano un rischio per la sicurezza degli operatori e per la movimentazione dei carichi. Il traffico veicolare pesante (carrelli elevatori, muletti, camion) sollecita ulteriormente i giunti, accelerandone il degrado e aumentando il rischio di incidenti e danni ai mezzi. Questo comporta anche un aumento dei costi di manutenzione e un possibile rallentamento delle attività operative
In sintesi, giunti rotti o degradati costituiscono un rischio per la sicurezza in magazzini e industrie, sia per la sicurezza fisica degli operatori sia per la continuità e l’efficienza delle attività produttive e logistiche. È pertanto essenziale adottare misure di manutenzione e ripristino tempestive e utilizzare giunti di sicurezza adeguati alle esigenze operative.
Per risolvere definitivamente il problema, PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione brevettata ed esclusiva che si applica in totale aderenza al supporto esistente, diventando esso stessa una parte del pavimento, permettendo di riparare in modo definitivo i giunti di costruzione degradati: si tratta di SMART JOINT®
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Prima dell’applicazione di Smart Joint, è consigliabile verificare che le lastre di calcestruzzo non abbiano movimenti verticali; in caso contrario, si procede al consolidamento della massicciata tramite iniezioni.
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La pavimentazione riparata con Smart Joint è utilizzabile dopo sole 12 ore dall’applicazione. Dopo l’installazione di Smart Joint, la pavimentazione può essere nuovamente sollecitata e utilizzata in appena 12 ore, riducendo così al minimo i tempi di fermo per la produzione o la movimentazione.
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La riparazione con Smart Joint evita il degrado ulteriore della pavimentazione, eliminando crepe e dislivelli causati da fattori come ritiro plastico, errato dimensionamento o traffico elevato. Il sistema è chimicamente resistente e progettato per durare nel tempo senza interventi manutentivi ripetuti.
SEGNALETICA
SEGNALETICA - Domande Tecniche e di Applicazione
La segnaletica orizzontale in azienda deve essere progettata e pianificata attentamente, in quanto è regolata da normative specifiche che ne impongono la realizzazione per garantire la sicurezza interna. Ogni azienda è tenuta a stilare un piano di circolazione interna che definisca chiaramente la viabilità per persone e mezzi all’interno di locali, magazzini, parcheggi e altre aree lavorative, al fine di prevenire incidenti e garantire la sicurezza.
Secondo il Decreto Legislativo 81/2008 e la direttiva europea 92/58/CEE dell’Unione europea impone alle aziende la segnaletica orizzontale in magazzino, la segnaletica orizzontale deve essere:
- Ben visibile e durevole, con strisce e simboli chiaramente comprensibili a tutti, indipendentemente dalla lingua o provenienza.
- Progettata tenendo conto delle distanze di sicurezza tra veicoli e persone, per evitare rischi.
- Realizzata con materiali adeguati (vernice, adesivi, ecc.) e mantenuta nel tempo con controlli periodici e ripristini quando necessario.
La progettazione deve considerare le specificità dell’azienda, il tipo di attività svolta, i flussi di traffico e i rischi presenti, integrando norme tecniche come le UNI/TS 11886 e le prescrizioni dell’Allegato XXVIII del D.Lgs. 81/08.
In sintesi, la segnaletica orizzontale in azienda non è solo un obbligo normativo ma un elemento fondamentale per la sicurezza, che richiede una progettazione accurata e un piano di manutenzione costante per essere efficace.
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La segnaletica in resina a pavimento si colloca nell’ambito della sicurezza sul luogo di lavoro ed è indispensabile e fondamentale in ogni azienda per evidenziare il layout facendo conoscere i flussi di percorrenza e la destinazione delle varie zone in modo da garantire sicurezza alle persone e ai mezzi presenti.
La segnaletica orizzontale a pavimento serve principalmente a guidare in modo chiaro e intuitivo il movimento di persone e mezzi all’interno di ambienti aziendali, industriali o commerciali, migliorando l’organizzazione e l’efficienza operativa. Essa delimita aree di lavoro, percorsi pedonali e di transito per veicoli, aree di stoccaggio, segnala zone di pericolo, uscite di emergenza e vie di fuga, ostacoli e rischi, aree vietate, contribuendo a prevenire incidenti e facilitare la gestione degli spazi.
La segnaletica orizzontale si realizza nei seguenti ambienti o aree:
- Ambienti Industriali
- Delimitazione delle varie aree nei reparti produttivi, compresi percorsi pedonali.
- Magazzini e logistiche, aree stoccaggio, movimentazione merci e percorsi pedonali.
- Delimitazione Aree ATEX
- Parcheggi
- Parcheggi: stalli auto, viabilità.
Talvolta la segnaletica su pavimentazioni industriali viene realizzata con l’utilizzo di vernici molto economiche. Questa scelta è sinonimo di una breve durata nel tempo e genera ulteriori costi e disservizi, dovendo spesso ridipingere dei tratti che si sono deteriorati o non sono più visibili con il passaggio ripetuto
dei mezzi di movimentazione merci. PRIMA PAVIMENTI consiglia quindi, di demandare la realizzazione della segnaletica ad aziende strutturate che utilizzano sistemi in resina epossidica e poliuretanica, studiati appositamente per questo utilizzo, garanzia di una durata molto lunga rispetto ad altri materiali.
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Sì, il layout della segnaletica è personalizzabile. È possibile scegliere e modificare diversi elementi come il testo, i pittogrammi, i colori, le dimensioni e persino inserire il logo aziendale per adattare la segnaletica alle specifiche esigenze e all’identità visiva dell’azienda o dell’ambiente in cui viene utilizzata.
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L’utilizzo di resine epossidiche e poliuretaniche, applicate manualmente con tecnica multistrato, consente la realizzazione di segnaletica orizzontale sulla pavimentazione, la cui durata è molto più lunga rispetto alle classiche pitture più economiche.
- Se il fondo è in calcestruzzo, può essere necessaria la stesura del primer;
- una o due riprese di resina del colore scelto;
- eventuale finitura protettiva trasparente.
PRIMA PAVIMENTI propone soluzioni certificate e durevoli che rispondono alle diverse esigenze di tutte le tipologie di industria, magazzini e parcheggi.
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Secondo la normativa italiana sulla segnaletica di sicurezza, i colori da utilizzare sono specifici e associati a significati precisi per facilitare la comprensione e la reazione immediata degli utenti. I principali colori e i loro significati sono:
- ROSSO: Segnali di divieto, Pericolo, Allarme, Materiali e attrezzature antincendio. Indica situazioni di pericolo immediato, divieto, allarme e segnala dispositivi antincendio o di interruzione d’emergenza. È usato per segnalare comportamenti pericolosi, arresto, sgombero e ubicazione di attrezzature antincendio.
- GIALLO o ARANCIO: Segnali di avvertimento. È il colore dei segnali di avvertimento, cautela o verifica, che indicano attenzione e la presenza di potenziali rischi o pericoli, come cantieri o attrezzature pericolose.
- AZZURRO: Segnali di prescrizione. Utilizzato per indicare obblighi o comportamenti da seguire, come l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI).
- VERDE: Segnali di salvataggio o di soccorso. Segnala situazioni di salvataggio, vie di fuga, uscite di emergenza, dispositivi di primo soccorso e indica condizioni di sicurezza o ritorno alla normalità.
Questi colori sono stabiliti anche in conformità alla norma UNI EN ISO 7010 e al D.Lgs. 81/2008, che regolano la segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro. La scelta dei colori è funzionale a garantire un’immediata riconoscibilità e a ridurre i rischi di infortunio.
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Sì, la segnaletica in resina può essere realizzata anche su superfici verticali. Le resine sintetiche, grazie alla loro versatilità, possono essere applicate su pareti e altre superfici verticali utilizzando pennelli o rulli per stendere uno strato uniforme e sottile, evitando accumuli e assicurando una buona adesione e finitura.
È importante però considerare che alcune tipologie di resina, come quelle autolivellanti, non sono adatte per superfici verticali perché per loro natura si distribuiscono solo su superfici orizzontali. PRIMA PAVIMENTI utilizza resine certificate per segnaletica verticale che sono formulate per garantire ottima adesione, resistenza all’usura e agli agenti chimici, oltre a mantenere la visibilità nel tempo.
Esempi di utilizzo su superfici verticali:
- In ambienti industriali o commerciali, la segnaletica in resina può essere applicata su pareti per indicazioni di sicurezza, divieti o percorsi di evacuazione.
- In magazzini o stabilimenti, si possono realizzare segnalazioni visive su colonne o pareti per delimitare aree o indicare zone di pericolo.
- Anche in parcheggi o centri commerciali e supermercati, la segnaletica verticale in resina è usata per migliorare la visibilità delle informazioni e garantire sicurezza.
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Prima Fast Line System® si basa su prodotti innovativi di ultima generazione la cui reazione di polimerizzazione è indotta dal passaggio di un macchinario foto-polimerizzante dotato di lampada UV. Nel momento in cui i prodotti applicati entrano in contatto con la luce UV del macchinario, il rivestimento diviene immediatamente un film asciutto, duro ed uniforme, fortemente aderente al substrato.
SEGNALETICA - Specifiche Funzionalità
I vantaggi della segnaletica orizzontale aziendale realizzata con sistemi certificati in resina epossidica e poliuretanica sono molteplici e riguardano sia aspetti di sicurezza, durabilità ed estetica:
- Elevata durata nel tempo: le resine epossidiche e poliuretaniche garantiscono una segnaletica molto più resistente rispetto alle classiche vernici, con una lunga aspettativa di vita anche in ambienti soggetti a traffico intenso e sollecitazioni meccaniche.
- Ottima adesione e assenza di sbavature: la segnaletica in resina aderisce saldamente al pavimento, evitando il distacco tipico di altre soluzioni, e permette di ottenere linee nette e precise.
- Resistenza alle sollecitazioni e all’usura: questi materiali sono in grado di sopportare abrasioni, urti e traffico veicolare, mantenendo la segnaletica visibile e integra anche in condizioni di lavoro gravose.
- Facilità di manutenzione: la segnaletica in resina può essere pulita e igienizzata come il resto della pavimentazione senza necessità di trattamenti particolari, riducendo i costi di gestione.
- Rapidità di realizzazione e asciugatura: i sistemi in resina permettono un’applicazione veloce e tempi di asciugatura ridotti, minimizzando i fermi operativi.
- Miglioramento estetico: la segnaletica in resina contribuisce a rendere più gradevole e ordinato l’ambiente di lavoro, grazie anche alla possibilità di personalizzare colori e forme con elevata coprenza e contrasto cromatico.
- Sicurezza aumentata: la segnaletica definisce chiaramente percorsi, zone di pericolo e vie di fuga, contribuendo a ridurre gli incidenti sul lavoro e a organizzare meglio gli spazi aziendali.
- Risparmio economico: la maggiore durata e la ridotta necessità di interventi di ripristino comportano un significativo risparmio sui costi di manutenzione e sui fermi di produzione.
- Possibilità di finiture speciali: ad esempio, l’aggiunta di cariche minerali per una finitura antiscivolo o l’uso di tecnologie UV per una catalizzazione immediata che migliora ulteriormente la resistenza a graffi e agenti esterni.
In sintesi, le soluzioni PRIMA PAVIMENTI per la segnaletica orizzontale realizzata con resine epossidiche e poliuretaniche certificate offrono garanzie di durabilità e sicurezza, oltre ad essere altamente performanti, ideali per ambienti industriali, magazzini, parcheggi e altre realtà aziendali che necessitano di una segnaletica affidabile e di qualità superiore.
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La segnaletica orizzontale in resina aziendale è generalmente antiscivolo grazie all’aggiunta di specifiche cariche minerali o polveri di quarzo sferoidale durante la sua realizzazione, che conferiscono alla superficie proprietà antisdrucciolo contribuendo a prevenire infortuni e garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro.
In dettaglio:
- I sistemi resinosi certificati PRIMA PAVIMENTI utilizzati per la segnaletica orizzontale, come le resine epossidiche e poliuretaniche, vengono applicati in più strati e spesso spolverati con quarzo sferoidale per garantire una perfetta adesione e una finitura antiscivolo.
- La finitura antiscivolo è assicurata dall’aggiunta di cariche minerali che evitano incidenti da scivolamento, rendendo la segnaletica particolarmente adatta a ambienti industriali, magazzini e parcheggi.
- Le pavimentazioni in resina con segnaletica orizzontale sono classificate con standard antisdrucciolo (ad esempio R11, R12, R13), garantendo così un elevato livello di sicurezza anche in presenza di traffico veicolare e pedonale intenso
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La segnaletica orizzontale in resina aziendale è resistente agli agenti chimici. Questo è dovuto all’uso di resine epossidiche e poliuretaniche, che garantiscono una durata molto superiore rispetto alle pitture tradizionali e una elevata resistenza chimica, meccanica e all’usura.
In particolare, la resina offre una protezione efficace contro acidi diluiti, basi, oli, carburanti e altri agenti chimici comunemente presenti negli ambienti industriali e logistici, rendendo la segnaletica adatta a contesti con frequenti lavaggi e presenza di sostanze aggressive. Inoltre, alcune tecnologie avanzate come la catalizzazione ai raggi UV migliorano ulteriormente la resistenza della segnaletica a graffi, urti e agenti esterni. PRIMA PAVIMENTI propone la soluzione a lunga durata Prima Fast Line System®
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La segnaletica orizzontale in resina aziendale è considerata sicura anche per l’ambiente, grazie a diversi fattori legati ai materiali e alle tecniche utilizzate.
In particolare:
- Le resine impiegate per pavimentazioni e segnaletica sono spesso formulate con materie prime selezionate e eco-friendly, a basse o zero emissioni di composti organici volatili (VOC), riducendo così l’impatto ambientale durante la posa e l’uso.
- La segnaletica in resina è durevole e resistente, il che significa che ha una lunga vita utile e non necessita di frequenti rifacimenti o manutenzioni invasive, riducendo sprechi e consumo di risorse nel tempo.
- Le pavimentazioni in resina sono impermeabili e sigillano la superficie, impedendo la penetrazione di liquidi e sostanze chimiche, contribuendo a ridurre il rischio di contaminazioni e inquinamenti ambientali all’interno degli ambienti aziendali.
- Inoltre, la segnaletica in resina è antisdrucciolo, lavabile e igienizzabile senza l’uso di prodotti aggressivi, favorendo quindi una gestione più sostenibile e sicura degli ambienti di lavoro.
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Prima Fast Line System®, rende gli impianti produttivi, le postazioni di lavoro, i centri logistici e magazzini più sicuri, riducendo i costi a lungo termine. Rispetto ai metodi tradizionali, l’applicazione di questa soluzione PRIMA PAVIMENTI offre i seguenti vantaggi:
- Maggiore adesione, durezza e resistenza ai graffi.
- Trattamento immediato e riduzione dei costi di fermo impianti.
- Nessun odore.
- Nessun problema con le temperature di applicazione: da -26°C a +45°C.
- Eccellente resistenza alle sostanze chimiche base acido ecc., inchiostri, pigmenti colorati, solventi ed impronte di pneumatici.
- Vita di esercizio prolungata.
- Brillantezza a lunga durata.
- Alta resistenza ai raggi UV.
- Manutenzione e costi di pulizia ridottissimi.
SEGNALETICA - Resistenza e Durabilità
La segnaletica orizzontale in resina ha una durata molto elevata e longeva rispetto ad altre tipologie di materiali, grazie all’utilizzo di resine epossidiche e poliuretaniche che garantiscono una maggiore resistenza all’usura e agli agenti chimici.
La durata della segnaletica orizzontale in resina in magazzino o ambiente industriale può variare, ma generalmente si attesta tra i 3 e i 5 anni, a seconda dell’usura e del tipo di traffico. In ambienti industriali, dove il traffico è più intenso e soggetto a sollecitazioni meccaniche, la segnaletica potrebbe richiedere una manutenzione più frequente o una sostituzione più rapida.
Inoltre, la segnaletica in resina è meno soggetta a sbriciolamento e deterioramento rispetto alla vernice tradizionale, comportando un risparmio sui costi di manutenzione e ripristino.
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Fattori che influenzano la durata:
- Tipo di resina: esistono diverse tipologie di resine con differenti caratteristiche di resistenza all’usura e agli agenti chimici.
- Tipo di traffico: il passaggio di carrelli elevatori, mezzi pesanti o il transito di persone hanno un impatto diverso sulla durata della segnaletica.
- Manutenzione: una corretta manutenzione, come la pulizia regolare e la riparazione tempestiva di eventuali danni, può prolungare la vita utile della segnaletica.
- Condizioni ambientali: l’esposizione a temperature estreme, umidità o sostanze chimiche aggressive può influire sulla durata della segnaletica.
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Sì, esiste una segnaletica orizzontale in resina a lunga durata, molto più resistente e duratura rispetto alle classiche verniciature. Questa viene realizzata utilizzando resine epossidiche e poliuretaniche, che garantiscono un’elevata resistenza all’usura, agli agenti chimici e alle sollecitazioni meccaniche quotidiane, rendendo la segnaletica adatta a pavimenti industriali, magazzini, parcheggi e ambienti di lavoro con traffico intenso.
Un esempio di sistema innovativo è la soluzione proposta da PRIMA PAVIMENTI. Prima Fast Line System® è un rivestimento polimerizzato UV che assicura maggiore adesione, durezza, resistenza ai graffi, ai raggi UV e alle sostanze chimiche, con tempi di applicazione rapidi e nessun odore.
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Prima Fast Line System®, è un rivestimento colorato polimerizzato ai raggi UV con prestazioni superiori ed alte resistenze chimiche e meccaniche, adatto sia per ambienti interni che esterni. Questo sistema assicura:
- Maggiore adesione e durezza,
- Resistenza ai graffi,
- Applicazione rapida con riduzione dei tempi di fermo impianti,
- Nessun odore e ampia tolleranza alle temperature di posa,
- Eccellente resistenza ai raggi UV e agli agenti chimici,
- Manutenzione e pulizia semplificate,
- Vita di esercizio prolungata e brillantezza duratura.
Queste soluzioni sono certificate, eco-friendly e rispondono alle esigenze di sicurezza e durabilità richieste in industrie, magazzini e parcheggi, garantendo un significativo risparmio sui costi di manutenzione e ripristino.
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SEGNALETICA - Riqualificazione e Manutenzione
La mancanza di segnaletica e formazione in magazzino aumenta significativamente i rischi di incidenti per diversi motivi fondamentali:
- Assenza di indicazioni chiare e visive: senza una segnaletica orizzontale e verticale ben definita, gli operatori non sono avvisati in modo evidente delle aree pericolose, delle zone di passaggio di mezzi, delle uscite di emergenza o delle ubicazioni di sostanze pericolose. Questo aumenta la probabilità di urti, cadute e collisioni tra persone e mezzi come carrelli elevatori.
- Confusione e sovrapposizione dei percorsi: senza delimitazioni precise, pedoni e veicoli si muovono negli stessi spazi senza separazione, creando situazioni di traffico incrociato pericolose. La scarsa visibilità e la mancanza di barriere o segnali di allerta aumentano il rischio di investimenti e collisioni.
- Scarsa consapevolezza dei rischi: la formazione insufficiente o assente impedisce agli operatori di riconoscere e rispettare le segnalazioni di sicurezza, di adottare comportamenti corretti e di utilizzare adeguatamente i dispositivi di protezione individuale (DPI). Anche la comunicazione verbale e i gesti di sicurezza risultano inefficaci senza un adeguato addestramento.
- Incremento dello stress e della distrazione: senza formazione e segnaletica efficaci, gli operatori sono più soggetti a errori dovuti a fretta, sovraccarico di lavoro e distrazione, condizioni che aumentano ulteriormente la probabilità di incidenti.
In sintesi, la carenza di segnaletica e di formazione crea un ambiente di lavoro meno sicuro, dove aumentano le probabilità di incidenti gravi come investimenti, urti e cadute. Per garantire la sicurezza in magazzino è quindi indispensabile implementare una segnaletica chiara e conforme alle normative e fornire una formazione continua e mirata agli operatori.
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PRIMA PAVIMENTI fornisce le seguenti indicazioni per la manutenzione e la sostituzione:
- Monitoraggio: è consigliabile monitorare regolarmente lo stato della segnaletica per individuare tempestivamente eventuali segni di usura o danneggiamento.
- Pulizia: mantenere la segnaletica pulita da polvere, sporco e detriti aiuta a preservarne la visibilità e la durata.
- Riparazioni: in caso di piccoli danneggiamenti, è consigliabile intervenire tempestivamente per evitare che il problema si aggravi.
- Sostituzione: quando la segnaletica è troppo usurata o danneggiata, è necessario procedere alla sua sostituzione per garantire la sicurezza e la corretta funzionalità.
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