Poliuretano cemento vs resina epossidica: le differenze | Prima

Silvia BellisilviaModifica profilo

La scelta giusta inizia dalla conoscenza

I pavimenti in resina rappresentano oggi la soluzione più performante per ambienti industriali, magazzini logistici e spazi retail. Tra le tecnologie più richieste spiccano il poliuretano cemento e la resina epossidica, due rivestimenti ad alte prestazioni che, pur condividendo l’elevata qualità, si distinguono per caratteristiche tecniche e ambiti applicativi specifici.

La principale distinzione tra questi due sistemi risiede nella loro natura polimerica:

Struttura formativa: la resina epossidica è sempre un prodotto bicomponente, mentre il poliuretano cemento può essere formulato sia come bicomponente che monocomponente

Composizione chimica differente: le basi molecolari determinano performance diverse

Una volta applicata e completamente indurita sul calcestruzzo, la resina epossidica conferisce al pavimento una resistenza meccanica all’abrasione notevolmente superiore ideale per aree ad alto traffico di mezzi pesanti e movimentazione intensiva.

Elevata resistenza meccanica a compressione, urti e graffi: garantisce durabilità estrema anche sotto carichi pesanti e traffico intenso Aderenza eccellente come rivestimento per superfici in calcestruzzo di qualsiasi tipologia Resistenza ai cambiamenti di umidità e protezione del supporto sottostante Alto livello di luminosità: superfici brillanti che migliorano l’illuminazione degli ambienti e riducono i consumi energetici Superficie continua senza fughe: facilmente sanificabile, ideale per industrie farmaceutiche e alimentari Pavimenti durevoli e facili da pulire: manutenzione ridotta e costi operativi contenuti nel tempo Finitura estetica personalizzabile con diverse colorazioni, texture e sistemi decorativi.

I rivestimenti epossidici mostrano alcune criticità da valutare attentamente. Vulnerabilità ad acidi, grassi e oli aggressivi: in presenza di sostanze chimiche particolarmente aggressive possono deteriorarsi più rapidamente rispetto al poliuretano. Sensibilità ai cambiamenti termici e alle temperature di congelamento: meno indicati per celle frigorifere o ambienti con forti escursioni. Rivestimento rigido soggetto all’effetto di raggi solari: tendenza all’ingiallimento se esposto a UV diretti.

Scopri i sistemi in resina epossidica  : multistrato per carichi medio-pesanti e traffico intenso,  autolivellanti per superfici perfettamente lisce e planari,  elettroconduttivi per ambienti con rischio elettrostatico (industria elettronica, chimico-farmaceutica),  ad alto spessore quando è necessaria una massima resistenza meccanica per carichi eccezionali e  traspiranti per supporti con problemi di umidità di risalita.


Il poliuretano cemento rappresenta la scelta ottimale quando le condizioni operative sono particolarmente gravose, sia per stress meccanico che per aggressioni chimiche.

Resistenza termica superiore: tollera escursioni termiche significative, perfetto per industrie alimentari, celle frigorifere e ambienti con temperature variabili Stabilità ai raggi UV: mantiene inolte le proprietà anche se esposto alla luce solare diretta Resistenza chimica eccellente: sopporta acidi, basi e solventi aggressivi Maggiore elasticità: il pavimento acquisisce flessibilità, riducendo il rischio di cricche e microfessure Proprietà antiscivolo: sicurezza garantita anche in presenza di liquidi

Scopri i sistemi in poliuretano cemento : ideali per tutti gli ambienti di trasformazione alimentare, celle frigorifere, distillerie e cantine vinicole, industria chimico-farmaceutica.

Scegli la resina epossidica se:

  • Necessiti di massima resistenza a compressione, urti e graffi
  • L’ambiente è al coperto con temperatura stabile (15-25°C)
  • Cerchi una finitura estetica di alto livello con elevata luminosità
  • Il pavimento non sarà esposto a UV diretti o temperature estreme
  • Priorità: facilità di pulizia e manutenzione ridotta

Opta per il poliuretano cemento se:

  • Priorità: resistenza termica e chimica estrema
  • L’ambiente presenta forti escursioni termiche (celle frigo, forni, aree esterne)
  • Sono presenti sostanze chimiche aggressive (acidi, oli, grassi)
  • Il pavimento è esposto a raggi UV (zone esterne o lucernari)
  • Serve maggiore flessibilità per assorbire movimenti strutturali

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