Linee guida
E’ arrivato il momento di chiarire le differenze prestazionali tra pavimenti in resina e pavimenti in klinker o piastrelle, cercando di capire quale sia la scelta migliore per le industrie di trasformazione alimentare.
Analizziamo la questione da un punto di vista oggettivo, e oltrepassiamo i pregiudizi. Innanzi tutto una precisazione: è scorretto confrontare un pavimento in klinker ben realizzato, con pavimenti in resina realizzati da un fornitore non qualificato che non ha affrontato una corretta valutazione preliminare della superficie o ha utilizzato materiali non qualitativi o applicatori non professionali o adeguatamente formati.
Durata e prestazioni sono equivalenti se realizzati a regola d’arte.
FALSO. I pavimenti in resina hanno una durata nel tempo molto inferiore rispetto alle piastrelle.
Sappiamo che le piastrelle klinker hanno una elevata resistenza alla compressione ed alle aggressioni chimiche. Questo vale anche per il pavimento in resina: con i sistemi epossidici multistrato con il quale è possibile ottenere rivestimenti industriali con elevate resistenze chimiche, impermeabili agli oli ed agli agenti aggressivi, resistenti a frequenti lavaggi, all’usura causata da carrelli e da mezzi in movimento. La durata nel tempo di entrambe le soluzioni tecniche è equivalente.
E’ fondamentale affidarsi ad un fornitore qualificato.
FALSO. I pavimenti in resina sono scivolosi.Parliamo di sicurezza: è necessario utilizzare cicli con un
marcato effetto anti-sdrucciolo, soprattutto in ambienti di lavorazione nei quali la pavimentazione è spesso bagnata e quindi scivolosa. Esistono rivestimenti in resina lisci o ruvidi superficialmente. Anche qui è fondamentale affidarsi ad un fornitore qualificato.
FALSO. I pavimenti in resina non hanno certificazioni (HACCP, etc.)I pavimenti in resina specifici per il settore alimentare, garantiscono il rispetto delle più rigorose norme sanitarie HACCP per evitare la contaminazione degli alimenti e la sicurezza sul lavoro.
FALSO. I pavimenti in resina non sopportano alte sollecitazioni meccaniche e chimiche.Sono previsti diversi cicli, diverse composizioni chimiche e spessore della pavimentazione in resina. Ognuno deve essere applicato in una specifica area lavorativa, differenziando le zone a basso traffico da quelle a traffico intenso, da quelle di stoccaggio a quelle di lavorazione. Queste valutazioni vengono fatte in sede di sopralluogo dal fornitore qualificato.
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